Tamponi salivari, all’università di Padova è boom di adesioni

 

altQuasi 1.500 adesioni in poche ore – e il numero continua a salire – al test salivare che l’Università di Padova mette a disposizione per la comunità accademica: docenti, personale tecnico-amministrativo, altre figure stabilmente impegnate negli ambienti lavorativi dell’Ateneo.
Il programma di sorveglianza attiva, predisposto dall’Ateneo e concordato con l’Autorità Sanitaria Regionale, prevede l’adesione volontaria ed ha come obiettivo l’identificazione precoce dell’eventuale infezione da SARS-CoV-2, mediante test molecolari su campioni salivari, eseguiti con frequenza tri-settimanale (ossia ogni 20 giorni circa).
La diagnosi molecolare mediante tampone salivare, secondo il protocollo sviluppato e validato dall’equipe del prof. Mario Plebani, ha un’affidabilità equivalente a quella del tampone oro-faringeo e consente l’auto-prelievo del campione, con consegna successiva del materiale in luoghi di raccolta predefiniti, vicini alla sede di lavoro.

A coloro che aderiranno al programma verranno distribuiti il kit diagnostico (tampone e contenitore) e le istruzioni per la corretta raccolta del campione e la consegna nei punti di raccolta individuati dall’Ateneo.
Il referto potrà essere quindi visionato on-line avvalendosi dei codici di accesso forniti insieme al kit. In caso di positività saranno attivate le procedure previste dallo specifico protocollo di Ateneo (prot. 145604 del 12 marzo 2020).
L’adesione al programma di sorveglianza attiva deve essere effettuata personalmente entro il giorno 30 settembre 2020, nelle modalità indicate nella mail mandata dal rettore Rosario Rizzuto, che allego.
A inizio ottobre, quindi, si partirà con la raccolta dei test e con il monitoraggio.