Università all’estero: costi e differenze rispetto all’Italia

 

Studiare all’estero è una grande opportunità di crescita e miglioramento personale, inoltre, aiuta a rendere il proprio curriculum più appetibile agli occhi delle aziende. Ma quanto costa? Vediamolo assieme.

Cosa cambia
All’estero vengono riconosciuti tre principali gradi di istruzione universitaria: Bachelor, Master e PhD.
Il Bachelor, coincide con la nostra laurea triennale, la durata di questo ciclo di studi è di circa tre anni, ma in alcuni paesi può durarne anche quattro.
Il Master, potrebbe essere paragonato alla nostra laurea magistrale e costituisce il secondo ciclo di studi universitari; dura uno o due anni e ha come obiettivo l’approfondimento delle competenze, con un focus sul mondo del lavoro.
Da ultimo, il PhD corrisponde al nostro dottorato di ricerca, dura dai quattro ai sei anni e, conferendo il titolo di studio più alto a cui si possa ambire, fornisce un approfondimento completo delle materie trattate.

Il modello universitario estero può presentare alcune differenze rispetto a quello italiano e ciò dipende molto dal paese che si sceglie: nei paesi anglosassoni, ad esempio, si trova un modello di insegnamento fondato principalmente sulla pratica, al contrario del sistema italiano, dove si predilige la teoria e la dialettica. Pertanto, sarà richiesta con molta più frequenza la realizzazione di progetti, lavori di gruppo o saggi, comportando un inquadramento del ritmo di studio che, necessariamente, sarà più serrato.

I costi
Tra le università estere più richieste, si annoverano quelle di Regno Unito, Stati Uniti e Canada, che rappresentano un’ottima opportunità, pur essendo tra le più dispendiose; infatti, presentano costi che mediamente si aggirano tra i 20.000 e i 40.000 euro annui. In Germania, così come in Francia la maggior parte delle università pubbliche sono quasi gratuite, mentre l’Olanda, paese molto gettonato, garantisce un’offerta formativa a circa 2.000-4.000 euro all’anno. Anche la Spagna è una meta ambita, con tasse universitarie che si aggirano tra i 700 e i 1.200 euro. Primeggiano per onerosità i college degli USA, con spese che partono da circa 10.000 dollari all’anno.

In aggiunta, è necessario considerare oltre ai costi della retta scolastica, anche quelli dei test di ammissione e dei libri. Per poter sostenere questi costi ed investire sul proprio futuro è possibile anche scegliere un prestito tra privati, ovvero uno strumento finanziario che non richiede garanzie né costi accessori e che si può estinguere in ogni momento senza il pagamento di penali. È una buona soluzione se si desidera di intraprendere un percorso di studi all’estero, per aumentare il budget a disposizione e riuscire a realizzare questo enorme investimento sulla propria istruzione e formazione, che sicuramente porterà molteplici benefici nel tempo.

Infine, bisognerà mettere in conto una serie di altre spese molto importanti, come quelle per il vitto e alloggio, per gli spostamenti, biglietti aerei e per le uscite con i colleghi: alcuni sistemi universitari, come ad esempio in Francia, mettono a disposizione degli alloggi per studenti a prezzi molto vantaggiosi, che spesso includono anche i consumi di gas ed energia elettrica. Tuttavia, non sempre i college consentono di affittare alloggi negli studentati, in questo caso le spese lieviteranno a seconda del costo della vita del paese di destinazione, pertanto è bene informarsi su tutte le convezioni promosse dall’università ospitante prima di effettuare una scelta definitiva.