Zanon: “Chi ha paura della democrazia nel Pdl?”

 

Il Dirigente Nazionale del Pdl Raffaele Zanon interviene in vista dell’ imminente Convegno pre-congressuale  che si terrà Sabato 14 gennaio a Padova con la presenza dei Big del Pdl: Maurizio Gasparri ,Maurizio Sacconi,Gaetano Quagliarello e Alberto Giorgetti
L’esponente veneto del PdL afferma che c’è sempre chi dimostra di avere paura della necessaria fase di democrazia interna bollando ogni iniziativa come correntizia e auspica che gli imminenti  congressi provinciali siano l’occasione per confronto su tesi vere sulla forma partito, sulle regole, sulle primarie e sui progetti per il territorio e non su contrapposizioni nominali o di corrente.

Alla luce di recenti fatti che non hanno intaccato la nostra organizzazione nel Veneto sono convinto che il Pdl debba organizzarsi sempre più come come una casa di vetro: trasparente e limpido,ed  i suoi esponenti – dal presidente nazionale all’ultimo degli iscritti – debbano vivere la politica alla luce del sole perchè non possiamo più permetterci più consorterie e rapporti poco chiari.
Altro concetto che sembra oggi desueto, ma che-secondo Zanon- è fondamentale è quello della selezione della classe dirigente per far  si che chi arriva a  ricoprire incarichi istituzionali, ed a rappresentare il PDL, lo possa fare preparato e nel migliore dei modi. Solo dalla “gavetta” –secondo il dirigente pdl-s’impara a fare politica e spesso troviamo in posti chiave persone che occupano quelle posizioni non per Merito ma per cooptazione e nepotismo, uno dei mali storici dell’Italia.
Un partito nuovo –aggiunge Zanon-in cui venga ribadito il primato della politica nella quale chi ha deciso di fare questa scelta lo faccia  perché crede in valori ed ideali senza venir guardato con  con sospetto da chi proviene dalla cosiddetta “società civile”. Noi vogliamo ribaltare questa tendenza-conclude Zanon- e ridare dignità alla politica ed a chi decide d’impegnarsi in essa: concetto fondamentale, perché soltanto chi fa politica per idee e passione, solo chi ha esperienza maturata dalla militanza, può affrontare anche i momenti bui e cercare, con impegno e determinazione, di dare le risposte che occorrono alla società, guidarla e riformarla.