Zanonato: “Avrei già abbattuto il muro antispaccio, ma costa troppo”

 

“Abbattere il muro antispaccio si può, anzi si deve. Ma lo faremo solo quando ci saranno i soldi. Per adesso rimane lì”. Sintesi di un articolato intervento fatto da Flavio Zanonato alla festa nazionale del Pd a Genova dove il sindaco di Padova ha spiegato al resto del partito come ci si fa amare da una citta come Padova dove alle politiche ed alle provinciali stravince il centrodestra.
“Il muro, che in realtà è lamiera non serve più a niente.
Non l’ho tolto perché costa soldi – ha detto ieri sera Zanonato intervenendo a un dibattito sulla Sicurezza assieme a don Mazzi alla Festa nazionale del Pd a Genova – È ormai una misura inutile, perché le 250 famiglie di immigrati che vivevano nel Serenissima sono state trasferite da tuguri a case decenti”.
“Il muro – ha ribadito il sindaco – è servito per impedire agli spacciatori di passare da una parte all’altra e questo mentre stavamo facendo il trasloco delle famiglie immigrate. Un trasferimento che è stato fatto parlando con i padovani, spiegando alla gente che arrivava una famiglia di immigrati che aveva figli e composta da genitori che lavoravano”.

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