36 anni fa in Italia…

 

Oggi è il mio compleanno. 36 anni fa era Pasqua. Mio papà aveva 42 anni, faceva l’operaio. Mia mamma 32, casalinga: avevano già quattro figli, e festeggiarono l’arrivo del quinto. Mi hanno cresciuto con tutto l’amore che potevano, e ce l’hanno fatta, con tantissimi sacrifici ed in cambio forse non hanno avuto finora tutte le soddisfazioni che avrebbero meritato. 36 anni fa mio padre e mia madre facendo qualche salto mortale riuscivano a mantenere me e i miei quattro fratelli. E mi hanno dato la possibilità di studiare, di imparare altre lingue, di aprirmi al mondo. Mio padre era un operaio, lavorava 8 ore al giorno dal lunedì al venerdì. Mia madre quasi tutte le sere la vedevo partire per l’ospedale o per qualche casa di cura privata, una volta la chiamavano assistenza, adesso badante. Io li chiamo sacrifici: notti e notti su una sdraio quando andava bene, mesi di fila senza mai dormire a casa, perchè c’erano i libri da comperare, le bollette da pagare, il garage da finire. Quello che sono, specie nel bene, lo devo a loro due. Mio padre non ha mai avuto il cellulare, non è mai andato in ferie oltreoceano.
Ma alla mia età mio padre aveva 5 figli e un mondo di speranze per il suo futuro, quasi tutte realizzate. Io che ho quasi la sua età dell’epoca, tutto l’ottimismo che aveva lui l’ho ritrovato dentro di me anche se c’è la crisi, e un operaio com’era mio papà 5 figli se li sogna. E anche un giornalista. “Io alla tua età giravo in Porsche” mi racconta sempre un vecchuio cronista. Io alla sua età non vedrò ancora all’orizzonte la pensione. E non ho mai girato in Porsche. E non mi importa nemmeno molto. Forse la crisi finirà quando più della Porsche la mia generazione inizierà a rimpiangere di non aver potuto avere tre sorelle e un fratello come li ho io, e assomiglieremo di più a mio padre e mia madre. Due eroi, a modo loro. Oggi il compleanno è il mio ma la festa, è la loro

Alberto Gottardo