A tempo debito torna al cinema: venerdì proiezione all’Esperia del docufilm sulla vita al carcere circondariale di Padova

 
Ritorna sullo schermo a Padova, dopo aver ottenuto premi in Italia e all’estero, il documentario A Tempo Debito, di Christian Cinetto, realizzato nella casa circondariale di Padova.
Venerdì 11 dicembre dalle 18.30, il cinema Esperia dedica infatti un momento prenatalizio speciale, con ingresso gratuito alle attività del pomeriggio e proiezione al prezzo speciale di 5 euro e 50, per porre l’attenzione su quei bambini “invisibili” che Telefono Azzurro sostiene con il progetto “Bambini e Carcere” e che sarà presentato proprio dalla sua responsabile Concetta Fragrasso.
Dedicato ai figli dei detenuti, lo spettacolo A mille ce n’è nasce all’interno della Casa di Reclusione di Padova, dove ha debuttato lo scorso marzo in occasione della festa del papà, e segue due percorsi: il teatro e il canto a cura di Teatrocarcere Due Palazzi e dei Coristi per Caso di Padova. Lo spettacolo, con la regia di Maria Cinzia Zanellato e la direzione del coro di Chiara Pagnin, si snoda tra canti e fiabe alcuni dei quali creati o riadattati ad hoc. I brani presentati saranno supportati dal video di scena dei giovani artisti Fosco Ventura e Carmine Cinquegrana, con interventi di dialogo a cura delle persone detenute che usufruiscono del permesso premio.
L’evento sarà preceduto dal video “Evasioni” di Gianni Ferraretto, selezionato a MedFilm Festival 2015, che testimonia dei momenti di backstage dello spettacolo. Intorno alle 20.00 ci sarà un incontro dialogo con il pubblico.
 
E per finire, alle ore 21.00, la proiezione (biglietto unico 5 euro e 50) del pluripremiato documentario A tempo debito del regista padovano Christian Cinetto girato nella casa circondariale di Padova in un periodo di cinque mesi, durante i quali quattordici detenuti in attesa di giudizio hanno partecipato a un corso per realizzare un cortometraggio; si racconta il backstage del corto, dalla diffidenza inziale all’incredula soddisfazione del giorno in cui quel corto è stato mostrato ai suoi protagonisti. A tempo debito, come ricorda il regista, non è un film sulle risposte ma sulle domande. Smuove gli animi con una forza meravigliosa. Vuole in modo molto modesto raccontare il vero e ci riesce, fondendosi con la vita, in uno scambio di energie continuo tra lo schermo e gli spettatori.
Fra i premi internazionali più importanti, quelli del festival del cinema italiano di Annecy e del festival di Madrid. Saranno presenti in sala il regista con alcuni detenuti-attori della casa circondariale di Padova