Affitti in nero: università Esu e guardia di finanza alleati a caccia di furbetti

 

Oltre due milioni di euro recuperati all’evasione fiscale, frutto di cento verifiche nel settore delle locazioni, di cui 80 concluse con esito positivo. Sono i risultati dell’offensiva della Guardia di Finanza contro gli affitti in nero. Ad affiancare i verificatori fiscali agli ordini del colonnello Ivano Maccani in forza di un patto anti evasione da tempo ci sono l’Ente regionale per il diritto allo studio, l’università e il Comune.
Dal sottobosco di “illegalità immobiliare” sgominato dalla guardia di finanza emergono le storie di quotidiana evasione più singolari: dalla storia contributiva di una infermiera pensionata che non aveva scrupoli nell’affittare in nero le case donatele dagli anziani ai quali aveva prestato cure domiciliari al cittadino che partito con due appartamenti, a furia di affitti in nero è riuscito a costruirsi un mini impero immobliare di 20 abitazioni. In un paio di casi sulle 80 verifiche portate a termine dai finanzieri di Padova, sono stati gli stessi studenti a rivolgersi alle fiamme gialle. Come quelli che vivevano in un centralissimo appartamento di proprietà di due coniugi padovani, che esasperavano notte e giorno ad ogni minimo ritardo gli studenti per percepire, in nero i 1600 euro mensili pattuiti. L’aver denunciato i proprietari ha fruttato ai due studenti una rincompensa: l’agevolazione prevista dalla recente normativa sulla “cedolare secca” prevede che ai due giovani studenti cada un contratto di 4 anni, rinnovabile per altri 4 anni nello stesso appartamento ad un canone di locazione ridotto dell’80% rispetto a quello inizialmente praticato.
Grazie alla segnalazione dei compagni di corso è stato anche scoperto uno studente fintosi povero per ottenere l’esenzione praticamente totale delle tasse universitarie, ma che di fatto andava a lezione con la Porsche dei genitori, vantandosene.
“Questo tipo di collaborazione con la guardia di finanza – ha detto oggi il rettore dell’università di Padova Giuseppe Zaccaria – ha dato dei risultati importanti su un fronte che ci sta particolarmente a cuore: premiare i meritevoli e colpire i furbetti con una azione complessa ma equa di controllo di coloro che accedono ai contributi per il diritto allo studio. Il recupero dell’evasione fiscale e la scoperta degli studenti evasori, oltre che di chi li sfrutta con gli affitti al nero, sono la dimostrazione che qui a Padova le istituzioni lavorano in sinergia per limitare al minimo lo spreco delle risorse”.
Gli studenti hanno da oggi la possibilità di chiedere informazioni o segnalare situazioni d’interesse direttamente alla Guardia di Finanza che per l’occasione ha pensato di mettere a disposizione dei giovani una casella di posta elettronica dedicata: [email protected]