Al meeting di Padova una delle atlete del bacio che ha fatto scalpore a Mosca

 

Un bacio sulle labbra che ha fatto il giro del mondo. E’ quello che si sono scambiate le atlete russe Kseniya Ryzhova e Yulia Gushchina sul podio dei campionati mondiali di atletica di Mosca, dopo aver vinto la medaglia d’oro della staffetta 4×400. Un atto subito interpretato come segno di protesta contro la legge anti-gay varata recentemente dal Cremlino. Ne hanno parlato tutti, nei giorni scorsi, e se ne parlerà anche nella città del Santo, perché la ventiseienne Kseniya Ryzhova sarà una delle stelle dei 400 metri femminili, in programma nel Meeting di Padova domenica 1 settembre (allo Stadio Euganeo, dalle ore 19, a ingresso gratuito).
Doveroso precisare che la valenza politica del bacio è stata presto smentita. La portavoce della federazione Alla Glushenko ha parlato di «Storie gonfiate dai media occidentali. Il bacio era un’espressione di gioia per la vittoria e nient’altro». C’è chi ha fatto ricorso alla tradizione russa di baciarsi sulla bocca anche tra persone dello stesso sesso per salutarsi affettuosamente e, qualche giorno dopo, la stessa Ryzhova ha commentato nel corso di una conferenza stampa indetta ad hoc: «Bacio gay? Questo offende non solo noi, ma anche i nostri allenatori e l’atletica russa. In primo luogo, Yulia e io siamo sposate e non abbiamo alcuna relazione omosessuale. In secondo luogo, dopo otto anni abbiamo vinto la medaglia d’oro, per cui l’emozione era comprensibile».

Quale che fosse il significato del bacio, ha fatto passare in secondo piano quanto le atlete avevano fatto vedere in pista, andando a conquistare la medaglia d’oro con la 4×400 in 3’20”19, davanti a Stati Uniti e Gran Bretagna. Con Ryzhova, peraltro, parliamo di una specialista in grado di coprire il giro di pista in 49”80, suo primato personale firmato nel giugno di quest’anno, già campionessa europea indoor nel 2011 sempre con la staffetta e più volte sul podio nelle maggiori competizioni internazionali.

A Padova, Kseniya ritroverà nei 400 – gara che, come tutte le corse femminili, è promossa da Forema, società per la formazione e lo sviluppo d’impresa di Confindustria – un’altra compagna del fantastico quartetto d’oro di Mosca: la ventiseienne Antonina Krivoshapka che, ai campionati iridati, è salita sul podio anche nella prova individuale, conquistando la medaglia di bronzo in 49”78 (mentre il suo record personale è di 49”16). Andrà in scena, dunque, una sfida «in famiglia» di grande fascino tra due delle più forti specialiste internazionali. E se ai loro nomi si aggiunge quello di Libania Grenot – stella azzurra che a Padova nel 2012 bloccò il cronometro dei 200 dopo 22”85, realizzando la seconda miglior prestazione italiana all time, e che quest’anno torna raddoppiando la distanza – diventa scontato dire che i 400 metri femminili saranno una delle prove più attese. Una delle gare in cui allo Stadio Euganeo si potrà davvero respirare la magia di Mosca.

Nella foto (Reuters/Grigory Dukor) il bacio tra Kseniya Ryzhova (a sinistra) e Yulia Gushchina. Alla loro sinistra Tatyana Firova, a destra Antonina Krivoshapka