La “cura Fabris-Gambarotto” funziona e il parco scientifico Galileo cambia pelle: raddoppiato il valore prodotto in un anno dal Galileo Visionary District

 
Si chiude oggi l’anno accademico della Scuola Italiana Design la struttura di formazione del Galileo Visionary District.
Alle 15:00 la Barchessa Fini di Limena sarà cornice per la presentazione della SID Temporary Exhibition, la mostra temporanea dei progetti e dei prototipi (negli ambiti product, visual, multimedia e management) degli studenti del triennio in Design e Comunicazione del Prodotto di Scuola Italiana Design. Nell’adiacente Sala Teatro Falcone e Borsellino si terrà inoltre la cerimonia di consegna dei Diplomi di fine corso per i ragazzi del terzo anno.

Marketing strategy per le Startup di Start Cube, studi di brand identity per telai professionali da bicicletta, l’ufficio del futuro tra home e smart working ma pure nuovi sistemi di irrigazione domestica e molto altro ancora. Questi i progetti del SID Temporary Exibition della Barchessa Fini di Limena, che faranno da cornice al giorni più bello degli studenti della SID, quello in cui lo studio dei tre anni li conferma designer contemporanei con tutte le peculiarità di una professione che negli anni si è evoluta profondamente.
«L’offerta educativa di Sid si è evoluta da scuola di design industriale classico a percorso che accompagna lo studente in una dimensione poliedrica di questa professione» ha spiegato Emiliano Fabris, Amministratore delegato del Galileo Visionary District. «La dimensione contemporanea di un designer che deve avere presenti i 5 cardini del proprio lavoro: Product, Visual, Multimedia, Management e Human Science, 4 dei quali sono raccontanti nel percorso della mostra».
I RISULTATI A BILANCIO 2017:
Ma il 2017 è anche l’anno dei record per il SID che sfiora per la prima volta gli 1,3 milioni di euro (1,291 milioni di euro) di fatturato complessivo a bilancio, con una crescita a doppia cifra sull’esercizio 2015, quello del rinnovo delle cariche e dell’ingresso di Emiliano Fabris a direttore del Parco Scientifico Tecnologico Galileo e della professoressa Francesca Gambarotto a presidente della Scarl.
Un risultato frutto dell’ottima performance della divisione Education che ha toccato per la prima volta i 978 mila euro di fatturato per l’esercizio 2017. Un gradimento formativo crescente che ha visto in questo periodo di tempo gli studenti di Scuola Italiana Design raggiungere le 200 unità con una crescita in 2 anni del 33% circa rispetto ai 150 studenti iscritti nel 2015. Un’offerta educativa che ha più che raddoppiato il numero di docenti, ricercatori, manager e accademici coinvolti passati da 14 a 30.
La struttura di formazione del Galileo Visionary District, nata nel 1991 per volontà della Camera di Commercio di Padova per dare risposta ad un tessuto produttivo a caccia di figure professionali specializzate, è pure struttura a supporto della Ricerca e Sviluppo per le aziende del territorio. Pmi con esigenze di innovazione di processo e di prodotto ma pure grandi imprese e multinazionali, italiane e non solo, alle prese con percorsi di innovazione i cui input ricercano appunto nel Sid.
Nell’anno accademico 2017/2018 i partner aziendali di Scuola Italiana Design sono stati 25, 11 in più di due anni prima quando erano state 14. Realtà del calibro di Vodafone, Arneg, FITT, Unox, Manfrotto Spazzolificio Piave (SILVER CARE), Zamperla, Selle Italia, Sirman, LaBrenta, Stefanplast, PLEAIDI Science Farmer, Zignago Vetro, DVO, Telebi, Filiera Agricola Biologica Regione Marche, Sisma ecc.
Dalle collaborazioni con il mondo dell’impresa di Scuola Italiana Design che vengono i risultati, in termini di crescita delle performance, più significativi: il valore della produzione dell’area infatti ha raggiunto un crescita del 85% rispetto al 2015 dai169mila euro registrati a bilancio 2015 ai 313mila euro del bilancio 2017.

«I numeri di quest’anno sono frutto di un lavoro attento di valorizzazione delle tante ricchezze di una struttura dalle enormi potenzialità» conclude Emiliano Fabris, Ad del Galileo Visionary District «potenzialità che continueranno a dare risultati positivi anche nel prossimo futuro anche grazie ad un team che, in tutti i settori di attività del Parco, si è dimostrato e si dimostra all’altezza delle migliori aspettative».