Alcol: gli esercenti bussano in Regione per armonizzare gli orari

 

Le nuove norme sul codice della strada appena approvate prevedono il divieto di  somministrare e vendere bevande alcoliche e superalcoliche dalle 3 alle ore 6 in tutti i pubblici esercizi (alberghi, ristoranti, bar, pub, locali da ballo e di intrattenimento, agriturismi), circoli privati, fiere, sagre.
«Peccato che nel Veneto – esordisce Erminio Alajmo, presidente regionale FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi)   in rappresentanza di un settore costituito da più di 20.000 imprese – la legge regionale in materia di orari di somministrazione di bevande alcoliche preveda un orario più restrittivo. Sarà nostra premura contattare i vertici regionali per armonizzare le disposizioni, anche per evitare pericolosi fenomeni di nomadismo da parte dei giovani in territori limitrofi dove le limitazioni sono minori».

«Per il resto – prosegue Alajmo – la nuova legge è accettabile, ma resta ancora da lavorare per rendere obbligatorio il dispositivo in grado di bloccare il motore all’interno delle autovetture quando il conducente è in uno stato psicofisico alterato. Solo così si potrà contrastare veramente il drammatico fenomeno degli incidenti per guida in stato di ebbrezza». 

In merito al testo approvato, FIPE Veneto  apprezza anche i tre mesi di tempo concessi ai gestori per dotarsi degli etilometri e delle tabelle alcolemiche nel caso in cui la loro attività cessi dopo la mezzanotte.
«Sono sicuro – ha concluso Alajmo – che molti ristoratori, forti di quel senso di responsabilità sociale che li contraddistingue, esporranno le tabelle e si doteranno degli etilometri anche se abbasseranno la saracinesca prima delle 24».