Atleti della Canottieri Padova in bella evidenz a Piediluco

 

Sarà stato contento Rossano Galtarossa, da poco passato dal ruolo di premiato a quello di consigliere federale e conseguentemente di premiatore. “Rox” era infatti presente sabato e domenica nel bacino di Piediluco per il 27° meeting internazionale Memorial D’Aloja, il primo test in cui la nazionale azzurra senior e junior si confronta con alcuni tra i migliori atleti ed equipaggi del mondo. Per la Canottieri Padova erano stati convocati tre atleti, tutti a edaglia e in grandissima evidenza.
Oro per Luca Rambaldi nel quattro di coppia, in barca con mostri sacri del canottaggio azzurro come Simone Raineri (più volte compagno di barca di Rossano Galtarossa), che hanno preceduto Svizzera e Lituania.
Doppio alloro, non dorato ma molto significativo per Francesco Cardaioli che ha confermato di essere uno degli astri nascenti del panorama remiero nazionale. A lui, che fino a poco tempo fa gareggiava ancora nelle nazionali giovanili, è stata affidata oggi una delle barche più difficili, competitive e prestigiose, il singolo. Una importante promozione “sul campo” che lui ha ripagato con un bell’argento, non troppo distante dal gigante lituano Mascinskas Rolandas.

Per Cardaioli sabato era già arrivata la prima medaglia, di bronzo, nel doppio assieme a Matteo Castaldo a soli quattro secondi dietro dietro la coppia vincitrice Fossi-Battisti (argento alle Olimpiadi di Londra).
Tra le ragazze, clamoroso exploit del baby talento Stefania Gobbi (nella foto) che tornerà al circolo di Strada Polveriera con al collo due medaglie d’oro, colte nelle gare di doppio juniores sia di sabato che di domenica.
Comprensibilmente entusiasta il commento del diesse della Canottieri Massimo Furlan “Dire che i nostri atleti hanno difeso il tricolore e i colori della nostra società è poco! Faccio i mie complimenti a questi tre atleti che ogni giorno si allenano e studiano con grande impegno, con sacrificio e con grande senso di responsabilità. Bravi ragazzi e complimenti anche all’allenatore Alberto Rigato”.