Auto ancora con il turbo: concessionari di Padova e provincia soddisfatti: tirano Renault e Ford

 

Non si ferma il mercato dell’auto in provincia di Padova ed anzi, a settembre, preme sull’acceleratore e porta a 2463 immatricolazioni in numeri assoluti e al +17,85 in termini percentuali la crescita nel mese facendo attestare il dato statistico dei primi 9 mesi dell’anno a 21643 auto immatricolate pari al +16,89%.
“Per certi versi – commenta il presidente dei concessionari auto dell’Ascom, Massimo Ghiraldo – pensavamo ad un rallentamento delle vendite che, per fortuna non c’è stato”.
Al top delle vendite si conferma sempre Fiat con 351 vetture immatricolate a settembre (in leggera flessione, -3,57%, rispetto allo stesso mese del 2015) ma con un totale di 3527 nei tre trimestri ed un valore positivo, in percentuale, del 17,49% rispetto ai primi nove mesi dell’anno scorso.
Dietro Fiat si piazza Volkswagen con 265 vetture immatricolate a settembre e 1894 nei nove mesi, immatricolazioni che portano il marchio di Wolfsburg, rispettivamente a +64,60% nel raffronto settembre/settembre e a +16,55% nella comparazione tra i nove mesi del 2015 ed i nove mesi del 2016.

Curioso il minimo scarto tra i marchi che inseguono: Peugeot sale sul podio di settembre con 160 vetture ed un +17,65 (1314 il totale dei nove mesi e +15,67%), mentre Opel mi attesta a 158 (flessione nel mese del 5,95% ma crescita del 2,08% nei nove mesi per un totale di 1276 vetture). Ford è a quota 157 (+17,16) e a 1442 (+28,52).
Più distanziati tutti gli altri con Renault che immatricola 131 vetture che corrispondono ad un aumento del 54,12%, performance che porta la casa transalpina a 1222 vetture in totale e ad una percentuale sui nove mesi del +22,08%.
Escludendo i marchi che normalmente immatricolano poche vetture e le cui percentuali di crescita o di regresso non sono significative, va segnalato il +97,83% di settembre di Hyundai ed il 92% di Jeep. La prima, nei nove mesi, ha immatricolato 769 vetture, mentre la seconda 355.
Altra curiosità: settembre, almeno nel settore automobilistico, rifugge dal lusso. Casella delle vendite inviolata, infatti, sia per Aston Martin che per Ferrari, Great Wall, Infiniti, Lamborghini e Lotus. Zero anche Tata (ma qui il lusso non c’entra) mentre passa da una vettura a 2 l’elettrica Tesla che nei nove mesi, comunque, raggiunge la doppia cifra: 10 auto immatricolate non saranno tantissime ma sono già un’indicazione.