Mercato dell’auto a Padova, continua il calo secondo le rilevazioni Ascom

 

Un calo consistente. Ma non dovuto alla crisi, bensì all’incertezza e ad una diminuzione delle auto a Km 0.
“E’ così – commenta Massimo Ghiraldo, presidente dei concessionari d’auto dell’Ascom Confcommercio di Padova -: il calo consistente delle immatricolazioni registrato a settembre non c’entra nulla con la situazione economica del Paese, ma ha molto a che vedere con la normativa anti inquinamento e con i divieti alla circolazione sin qui adottati e/o annunciati oltre che ad una sostanziosa diminuzione degli stock delle auto a km 0. Risultato: nella confusione la clientela latita”. 
I dati hanno il valore di una sentenza: – 20,26% le immatricolazioni a settembre in provincia di Padova (2.043 vetture contro le 2.562 di un anno prima), – 6,12% il complessivo dei primi tre trimestri del 2018 (da 22.650 a 21.263).
“Le motorizzazioni diesel flettono in una percentuale compresa tra il 30 ed il 40% a seconda del marchio (38,3% il dato generale nazionale) – continua Ghiraldo – e questo è attribuibile senz’altro ai provvedimenti antismog assunti non solo a Padova ma un po’ in tutte le regioni del Nord e, per effetto della forte eco in materia, anche nel resto d’Italia”.
Ma veniamo allo specifico padovano.
Delle percentuali generali abbiamo detto. L’analisi per marchi evidenzia invece, per ciò che riguarda il mese di settembre, un generale arretramento con punte, per ciò che riguarda i marchi che immatricolano più di 100 vetture/mese, anche del – 30,14% (da 282 a 197 auto è il caso di Volkswagen che però nei primi 9 mesi dell’anno con le sue 1.186 auto immatricolate contro le 1.105 dello stesso periodo dell’anno precedente, fa segnare un + 15,09%). Esattamente opposto lo score di Ford  che nel mese di settembre fa segnare un + 13,18% (146 auto immatricolate) mentre nel trimestre fa registrare un – 16,82%. Male anche Fiat (- 27,55% e – 21,75% nei tre trimestri), che comunque, con 213 auto a settembre e 2.515 nei 9 mesi si conferma come il marchio leader. 
FCA fa bottino pieno con Jeep (111 vetture immatricolate nel mese pari ad un + 40,51% rispetto al pari periodo dello scorso anno e 1.039 nei tre trimestri che determinano un significativo + 113,79% sul gennaio/settembre del 2017); si difende con Lancia (+ 4,35% nel mese pari a 96 vetture contro 92 ma -16,58% nei tre trimestri  (785 auto immatricolate contro 941), ma batte in testa con Alfa Romeo che crolla letteralmente da 73 a 26 vetture nel mese (- 64,38%) e da 465 a 391 auto nei 9 mesi che corrispondono ad un più contenuto – 15,91%.
Stazionaria Peugeot che registra il -17,34% nel mese (143 vetture contro le 173 di un anno fa) ma nei 9 mesi migliora il dato da 1.492 a 1.509 con un + 1,14% che non è da buttare via.
Opel chiude a – 24,53% nel mese (120 auto contro le 159 di un anno prima) e a – 7,17 nel complessivo dei tre trimestri (1.217 contro 1.311), mentre Toyota lascia sì 6 vetture sul campo nel mese (136 contro 142), ma con le 1.186 auto contro le 1.105 dei 9 mesi (+ 7,33% il dato rapportato al 2017) si mantiene sopra la linea di galleggiamento.     
Curiosità. Solo 2 le Tesla immatricolate a settembre, mentre sono 17 nei primi 9 mesi del 2018. Quattro le Porsche (ma erano 25 un anno prima) e ben 6 le Maserati (ma un anno fa erano 8). Infine Ferrari a 0 nel mese e a 7 nei tre trimestri.