Autovelox in tangenziale a Padova: niente multe. Ma c’è chi scandisce “E’ una colossale presa in giro”

 

L’annuncio lo fa via tweeter il portavoce del sindaco Bitonci. “Autovelox in tangenziale: fino al 31/12 niente multe. #padova” scrive. Tradotto: gli autovelox entrati in funzione a inizio novembre, costati un investimento milionario alle casse del comune di Padova, “graziano” oltre 100mila automobilisti con il piede pesante. Tutti felici? a ben guardare il mancato introito per i contribuenti, non tutti. 
“Quello che sembra un regalo in realtà è una colossale presa per i fondelli”. A bocciare senza mezzi termini la “sanatoria” delle contravvenzioni in tangenziale a Padova annunciata dal portavoce del sindaco è Marco Paccagnella, presidente nazionale di Federcontribuenti.
“Ci siamo sempre battuti contro le vessazioni delle pubbliche amministrazioni che pongono limiti assurdi sulle strade provinciali per fare cassa – puntualizza Paccagnella – ma qui siamo al ridicolo, allo sceriffo di Nottingham che vessa i poveracci per permettere a chi ha suv e fuoriserie di sfrecciare impunemente. La sanatoria annunciata costa tra mancate entrate e oneri sostenuti almeno 5 milioni di euro. Stiamo scherzando? L’operazione di annullare le multe si annuncia infatti come una mazzata decisiva alla tenuta dei conti di palazzo Moroni. Perchè comunque il contratto tra Aps holding, che si è occupata della realizzazione dell’infrastruttura e la ditta che ha garantito il servizio in cambio di un canone fissato da contratto, andrà onorato. E facendo due conti, essendo la media alla settimana delle multe elevate e “condonate” a guardare il tweet del portavoce di Bitonci, di almeno 10mila contravvenzioni a settimana, i calcoli sul mese di novembre e dicembre è presto fatto. Con quei 5 milioni di euro il Comune avrebbe potuto ad esempio asfaltare le tangenziali, ridotte una specie di campo minato, e investire in sicurezza. E invece per fare un piacere ai pochi che spingono sull’acceleratore, fregandosene delle regole del codice della strada, si continueranno a massacrare ammortizzatori e pneumatici dei tanti che in utilitaria sottopongono la propria prima e unica auto con cui vanno al lavoro, a un safari quotidiano e pericolosissimo. Si deve investire – conclude Paccagnella – sull’educazione stradale e il rispetto delle leggi e non sanzionare, anche in maniera discriminatoria solo ed esclusivamente per fare cassa. Gli utenti automobilisti sono i più massacrati dal fisco, manca solo che si mettano a fare gli apprendisti stregoni delle sanatorie natalizie anche i sindaci sceriffi. Se sono regali di Natale questi… Bitonci si prepari a tanto carbone nella calza della befana”.