I braccialetti colorati di Ju’sto ai supermercati Alì diventano un “miracolo” da 18.700 euro

 

Migliaia di braccialetti sono diventati opere di bene. Succede anche questo quando i clienti dei supermercati Alì arrivano alle casse. Ed è quello che è stato celebrato con sorrisi, strette di mano e un maxi assegno nella sede dell’associazione “Uniti per crescere” in via Michele Sanmichieli (zona Pontecorvo) a due passi dall’ospedale di Padova. Ospedale dove lavora il

A raccontare quello che succede in pediatria a Padova grazie ad iniziative come quella portata avanti dall’associazione Uniti per Crescere e che ha avuto in Alì supermercati il punto di sbocco dell’iniziativa, è intervenuto il Professore Giorgio Perilongo, che oltre ad essere presidente dell’associazione Uniti per Crescere, è uno dei pilastri della pediatria di Padova.
“Noi proviamo un grande senso di gratitudine nei confronti dei supermercati Alì e dell’azienda Ju’sto. Stiamo perseguendo un grande obiettivo: un ospedale in funzione delle necessità dei bambini, che hanno il diritto ad un centro di alto livello e multidisciplinare. Abbiamo delle colonne portanti: la neurologia pediatrica che assorbe un terzo delle 100mila visite e 10mila ricoveri annui è una di queste. Abbiamo bisogno di qualcuno che si affianchi in termini di risorse finanziarie alla funzione pubblica, nell’ottica che il welfare è responsabilità di tutti e può essere frutto anche della partecipazione del privato e l’operazione dei braccialetti va in questa direzione. Abbiamo poi bisogno anche di quel bel sentire favorevole che ha nei nostri confronti un’operazione bella come quella che abbiamo concluso. Un’azione capillare come quella di Alì ci fa sentire in dialogo con la società veneta, che fa bene a tutti ed è molto importante per tutti”.

E lo slogan che dà il nome all’associazione Uniti per crescere è diventato realtà attraverso il 18.700 euro donati dai clienti dei supermercati Alì, finanziando un nuovo contratto per un medico specializzando che andrà ad affiancare e rimpinguare l’equipe diretta dal dottor Stefano Sartori, coordinatore della neurologia e neurofisiologia pediatrica di Padova.

Uniti per crescere è una associazione che si occupa di dare ai bambini con patologie neurologiche pediatriche una vita più piena e serena possibile.

“Le patologie di questi bambini sono molto particolari – spiega Roberta Colella, vice presidente dell’associazione – con problematiche che sconvolgono la vita delle famiglie di cui fanno parte. Non è semplice avere una vita normale per una persona affetta da disabilità conseguente a malattie neurologiche che insorgono in età pediatrica. Attraverso i progetti di inclusione scolastica, lavoriamo all’interno delle scuole aiutando i docenti ed i compagni di classe ad accogliere i compagni speciali. uno degli strumenti che usiamo è quello del racconto, con la collana “Uniti per crescere” che consta di tre libri, per raccontare appunto le patologie che riguardano i nostri bambini. Quest’anno abbiamo anche dato vita ad un premio letterario su questi temi”.

L’associazione da circa dieci anni porta avanti servizi di supporto alle famiglie che accedono al reparto di neurologia pediatrica. “Noi come azienda siamo stati molto contenti di poter collaborare con l’associazione Uniti per Crescere – spiega Alice Contin di Ju’sto -. Abbiamo pensato ad un prodotto facile e che potesse arrivare alla maggior parte di persone. E’ nato un bracciale in dieci colorazioni e saremo felici di poter collaborare su futuri progetti. Devo fare i complimenti alle persone che danno vita a questa associazione per la dedizione che hanno dimostrato gli associati a questa realtà”.

Quello dei braccialetti è solo uno dei fronti su cui si è mosso quest’anno il gruppo Alì supermercati che aiuta molteplici realtà, dall’associazione Down Dadi, il Banco alimentare o il Cuamm solo per fare due esempi delle molte forme di responsabilità sociale che coinvolge il gruppo padovano.

“Noi abbiamo fatto la parte facile – Gianni Canella, Vice Presidente di Alì Supermercati – noi siamo molto attivi sul sociale perché ci crediamo. Abbiamo coinvolto le 100mila persone al giorno che entrano nei nostri punti vendita. Anni fa la prima attività fu la ricerca sul cancro al seno. Poi ne sono seguite moltissime altre. La cosa sorprendente di questa attività è stata che la prima e la seconda produzione di questi braccialetti è finita in pochi giorni. I nostri clienti hanno visto la serietà delle istituzioni e l’affidabilità di una associazione dalle forti motivazioni. Un grazie va ai nostri clienti, che sono il motore di queste attività di responsabilità sociale. Noi raddoppiamo sempre l’offerta dei nostri clienti, ci danno la possibilità di affiancarli su questa opera sociale”.