
“Abbiamo sempre combattuto questo sistema – dicono Endrizzi e il consigliere regionale padovano del Movimento 5 Stelle Jacopo Berti – si tratta di un sistema che, anche quando è perfettamente legale, risulta distorsivo perché sottrae energie e risorse alla collettività. Un sistema che – accusano i due esponenti del Movimento 5 Stelle – fa guadagnare chi è al suo interno e contemporaneamente impoverisce il Paese”.
“La responsabilità è anche di chi, come il Pd, ora si straccia le vesti: al tempo però si vantavano di aver risolto il problema, che proprio loro avevano esasperato. Per elemosinare dall’Europa flessibilità di bilancio, in cambio si erano impegnati a farsi carico di tutti i migranti – ricorda Endrizzi – e in queste emergenze poi puntualmente qualcuno mangia”.
“Ora vediamo che il problema non era affatto risolto, e che la nostra visita alla Prandina, il coinvolgimento della Prefettura e l’interrogazione al Ministro – ribadiscono Berti e il senatore – avevano una base molto solida”.
“Il Governo del cambiamento – conclude Endrizzi – si è impegnato perché questo business, inaccettabile e di certo non del tutto trasparente, finisca finalmente nel cassetto delle cattive idee ben chiuso a chiave”.