Business migranti, Endrizzi e Berti (M5S): “Sulla situazione padovana avevamo interessato anche Alfano, ora vediamo che le nostre preoccupazioni avevano basi solide”

 
Il Movimento 5 Stelle ha da sempre nel mirino il sistema grigio costruito sull’accoglienza, tanto che già tre anni fa il senatore padovano Giovanni Endrizzi aveva formalizzato un’interrogazione al Governo. All’allora ministro Alfano il senatore aveva chiesto di risolvere le criticità evidenti che emergevano dalla situazione legata all’ospitalità nella Prandina, e di “verificare – si legge nel documento – se ci siano stati possibili inadempimenti, sia da parte delle cooperative affidatarie del servizio di accoglienza nella ex caserma Prandina, sia da parte della Prefettura di Padova, che ha diretto e gestito l’operazione”.
“Abbiamo sempre combattuto questo sistema – dicono Endrizzi e il consigliere regionale padovano del Movimento 5 Stelle Jacopo Berti – si tratta di un sistema che, anche quando è perfettamente legale, risulta distorsivo perché sottrae energie e risorse alla collettività. Un sistema che – accusano i due esponenti del Movimento 5 Stelle – fa guadagnare chi è al suo interno e contemporaneamente impoverisce il Paese”.
“La responsabilità è anche di chi, come il Pd, ora si straccia le vesti: al tempo però si vantavano di aver risolto il problema, che proprio loro avevano esasperato. Per elemosinare dall’Europa flessibilità di bilancio, in cambio si erano impegnati a farsi carico di tutti i migranti – ricorda Endrizzi – e in queste emergenze poi puntualmente qualcuno mangia”.
“Ora vediamo che il problema non era affatto risolto, e che la nostra visita alla Prandina, il coinvolgimento della Prefettura e l’interrogazione al Ministro – ribadiscono Berti e il senatore – avevano una base molto solida”.
“Il Governo del cambiamento – conclude Endrizzi – si è impegnato perché questo business, inaccettabile e di certo non del tutto trasparente, finisca finalmente nel cassetto delle cattive idee ben chiuso a chiave”.