Cappella degli Scrovegni: l’intervento di Paolo Cesaro del Pd

 

Da Paolo Cesaro, consigliere del Pd in consiglio comunale, riceviamo e pubblichiamo l’intervento di questa sera:
Questa sera ci troviamo a discutere la mozione presentata dal vicepresidente Avruscio “Tutela e sicurezza della Cappella degli Scrovegni patrimonio dell’umanità”, mozione che ha coinvolto, il consiglio, la stampa e l’opinione pubblica, a mio avviso in maniera eccessivamente allarmistica e immotivata in base ai dati raccolti.
Tutto nasce dal convegno svoltosi a Firenze ed avente come oggetto la Cappella degli Scrovegni, da cui erano emersi dubbi ed accuse su una presunta mancata attenzione dell’Amministrazione al suo maggiore monumento e sul pericolo di realizzare alcune strutture in aree adiacenti ad esso.

A fronte di queste accuse, abbiamo ritenuto necessario eassolutamente improrogabile effettuare un percorso di approfondimento mediante lo svolgimento di più riunioni delle commissioni congiunte affinchè i consiglieri potessero chiarire tutti i loro dubbi e le loro perplessità mediante il confronto diretto con le massime autorità attualmente preposte al monitoraggio e alla tutela e salvaguardia della Cappella.

Sono stati infatti ascoltati i membri della Commissione interdisciplinare Scientifica per la conservazione e gestione della Cappella degli Scrovegni, i prof. Modena, Simonini. Salandin e Stevan, e i membri della commissione idro-geologica, tutti massimi esperti a livello internazionale che seguono da anni gli aspetti strutturali, idraulici, statici e geologici della Cappella, nonchè gli aspetti legati al microclima degli affreschi di Giotto. In entrambi gli incontri è emerso che i sofisticati sistemi di monitoraggio presenti nella Cappella rassicurano rispetto al suo stato attuale, nel senso che, pur essendo necessario continuare a tenere monitorata la situazione del monumento con le migliori tecnologie disponibili – come avviene attualmente, non sono necessari interventi che, al contrario, potrebbero avere esiti imprevedibili e irreversibili.

Quindi, a seguito di questi incontri e come affermato nei suoi interventi dal Prof. Modena, contro tutti gli allarmismi scatenati dal convegnodi Firenze e da questa mozione, è assolutamente improprio dire che bisogna salvare la Cappella di Giotto e mettere in sicurezza il sito.

Inoltre non da ultimo va tenuto conto dell’eminente parere espresso dal Direttore regionale dei beni paesaggistici del Veneto e Presidente della stessa Commissione Interdisciplinare Scientifica Prof. Soragni, il quale ha affermato, con una relazione scritta (consegnata all’ultima commissione congiunta del 23/5/2013), che l’acqua, a volte presente nel Cenobio, non ha alcun effetto negativo sullo stato degli affreschi come è emerso dalle indagini all’infrarosso effettuate lo scorso anno. Al contrario sarebbe molto pericoloso l’effetto inverso della Cappella “all’asciutto” per possibili cedimenti!

A fronte di quanto sopra enunciato si può affermare consufficiente serenità che Giotto non è “ammalato”, come qualche consigliere ancora si ostina ad affermare
D’altra parte però, per fugare qualsiasi dubbio, nel caso ce ne fosse ancora bisogno, concordo con la proposta di promuovere un convegno scientifico sulla cappella giottesca e la sua salvaguardia, che tenga conto di tutte le evoluzioni tecnologiche applicabili a tale campo di azione, purchè sia un confronto tra esperti tecnici e non tra semplici appassionati e soprattutto garantendo un ruolo primario ai nostri specialistiche sono un riferimento a livello mondiale; sono infatti, di norma, i nostri tecnici ad essere chiamati all’estero per consulenze e non viceversa.

Pertanto dichiaro fin d’ora il mio voto favorevole affinchè la Giunta si faccia promotrice presso il Ministero, la Soprintendenza, l’Istituto per la Conservazione e il Restauro, l’Università di Padova e tutti gli Enti preposti,di tutte le attività necessarie all’organizzazione del suddetto convegno scientifico internazionale.