Caso “Priscilla”. Prima applicazione del recente decreto legge antistupri

 

I carabinieri dell’aliquota operativa della compagnia di Padova hanno applicato il recente decreto antistupri riportando in carcere oggi pomeriggio Daniele Bronzato, noto alle cronache con il soprannome di “Priscilla” e accusato di violenze sessuali nei confronti di quattro studenti padovani nati tra il 1990 e il 1992. Il trentenne bancario “Priscilla”, era finito in manette il 20 luglio 2007 quando le forze dell’ordine avevano smascherato il giro di sballo e sesso che si era creato con ragazzini minorenni, tutti addocchiati in ona pedonale a Padova fin dall’autunno del 2006, per invitarli nel suo appartamento e consumare droga ed atti di libidine sui minorenni. L’ordinanza di custodia cautelare, firmata dal gip Paola Cameran su richiesta del pubblico ministero Roberto Lombardi, applica per la prima volta in Italia l’articolo 2 del decreto legge del 23 febbraio di quest’anno, che prescrive la custodia cautelare in carcere in “presenza di gravi indizi di colpevolezza” da parte di persone accusate di violenza sessuale.