Cassa di risparmio chiude il 2012 con 71 milioni di utile

 

L’Assemblea dei soci di Cassa di Risparmio del Veneto si è riunita sotto la presidenza di Giovanni Costa, per approvare i dati di bilancio al 31 dicembre 2011. Nell’occasione il presidente Costa ha sottolineato l’importanza della vicinanza della Cassa al territorio, in particolare sono in corso degli incontri settimanali con direzione generale e ristretti gruppi di imprenditori per un confronto trasparente sulla situazione attuale dei mercati e sulle possibili azioni di sostegno per il rilancio delle piccole e medie imprese.

“Dal mio osservatorio noto che alcune imprese vanno bene: sono quelle che senza essere grandissime hanno la dimensione adeguata per stare nei mercati internazionali. – ha evidenziato Giovanni Costa – Altre che vanno pure bene sono di dimensioni più contenute ma si sono posizionate in nicchie protette dall’elevata qualità del loro prodotto/servizio. Infine ci sono le imprese che vanno male perché non hanno ancora trovato le energie progettuali e le risorse finanziarie per reagire. E’ a queste imprese che, in collaborazione con le associazioni di categoria, i professionisti e i Confidi noi vogliamo dedicare la massima attenzione. A tale proposito stiamo organizzando degli eventi settimanali in cui incontriamo una ventina di imprenditori dei diversi territori. Vogliamo aiutare le imprese a riposizionarsi usando tutti gli strumenti dalla ristrutturazione del debito agli incentivi alla ricapitalizzazione, dalle aggregazioni alla iniezione di nuove competenze manageriali.”

I crediti totali verso la clientela, includendo anche i finanziamenti concessi tramite le società prodotto appartenenti al Gruppo, sono cresciuti del 4,3% rispetto al 31 dicembre 2010, attestandosi a 20,6 miliardi. E’ proseguito per tutto il 2011 il flusso costante di finanziamenti a medio lungo termine: al 31 dicembre la Cassa ha sostenuto l’economia veneta con 2,4 miliardi di nuovi finanziamenti, di cui 1,5 miliardi sono serviti a finanziare gli investimenti delle imprese, mentre 859 milioni sono andati agli investimenti, prevalentemente immobiliari, delle famiglie.

L’analisi dei principali dati economici evidenzia un utile netto di 71,5 milioni di euro, in significativa crescita sul dato del 2010 (17,1 milioni).