Quanto vale il comparto dei giochi in Italia? Crescita del fatturato nel 2021

 

Lotterie, slot e non solo. In Italia il gioco legale produce un fatturato estremamente elevato e rappresenta una vera e propria industria nel settore dell’intrattenimento, capace di tenere testa al fenomeno dei videogame. Gli italiani sono tra i più attivi in Europa sotto questo punto di vista e in media i giocatori più assidui investono 2.000 Euro all’anno per il loro diletto, soprattutto nelle regioni del Nord come la Lombardia. Da anni il Governo si spende nell’emanare leggi e/o normative per evitare che la mole di gioco diventi troppo pericolosa, ma nonostante le tante restrizioni conosciute nel tempo i numeri continuano ad essere importanti.

Fatturato giochi in Italia: dati e statistiche

Dai 2 miliardi spesi in Lombardia ai 14 milioni spesi in Valle d’Aosta, passando per il singolo miliardo derivante dalla Campania. Numeri considerevoli, tanto che già anni fa a Padova fu attivato un servizio contro la dipendenza dal gioco. La spesa italiana circoscritta a questo contesto è ingente e potrebbe anche aumentare in futuro, dato che ogni anno si creano 4 milioni di nuove utenze sulle piattaforme di intrattenimento online. Basta dare un’occhiata a un approfondimento sul tema in giro per il web per capire cosa sono i Casino online AAMS, unici in grado di permettere agli utenti di non incappare in truffe. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sta infatti vigilando da tempo anche sul gioco virtuale, che ormai ospita il 50% dei giocatori italiani. Ci sono sia uomini sia donne, in una fascia d’età il più delle volte compresa tra i 18 e gli oltre 30 anni. Si potrebbe pensare che da molti il gioco venga visto quasi come un’attività seriale e volta al mero guadagno, invece il 45% degli italiani accede alle lotterie, ai tavoli da poker o alla roulette semplicemente per puro diletto, individuando in queste attrazioni dei passatempi ideali. Discorso a parte meritano le slot machine, che sono divenute senza mistero il carburante dell’intero movimento e che forniscono allo Stato quasi il 40% delle entrate derivanti dal gioco. Le slot più moderne possono essere sostituite, modificate e aggiornate in tempi molto rapidi e di conseguenza l’offerta contenutistica tende a rinnovarsi molto spesso. I numeri dei giochi virtuali di questo tipo si rivelano ancora più curiosi se confrontati con quelli delle schedine o delle scommesse sportive, che contribuiscono a comportare solo il 16% della spesa totale dedicata al gioco legale nel nostro Paese.

Fatturato giochi in Italia: i numeri negli anni

Nel 2021 si continua a investire tanto. L’Italia è uno dei Paesi europei con la maggiore percentuale della spesa pubblica in rapporto al PIL e, nella fattispecie, il gioco si posiziona tra le prime 130 voci di spesa. Nell’arco di un mese, la spesa media di nucleo familiare riferita al gioco pubblico può essere superiore ai 2 Euro, ma 3 anni fa ha superato tranquillamente i 4, specie in comuni con decine di migliaia di abitanti. Il 2019 sembra essere stato un anno particolarmente fortunato per il settore, in quanto la spesa totale della popolazione italiana ammontò a 110 miliardi di Euro, un dato che non fu ripetuto nel 2020. Le slot machine continuano a rimanere nell’occhio del ciclone e permettono incassi per decine di miliardi, anche se non sempre le vincite erogate dai cabinati finiscono a chi ne avrebbe diritto. 200 milioni di Euro vengono investiti solo per il poker, mentre 50 milioni vanno al bingo, nonostante le sale apposite stiano vivendo una crisi senza precedenti e ormai siano rimaste più o meno 190 locali aperti sul territorio nazionale. Nel 2021 il volume di raccolta complessivo del gioco è stato nettamente superiore a quello del 2020 e paragonabile a quello del 2019, mentre la differenza tra quanto speso e quanto vinto dai giocatori è stata di 15 miliardi di Euro. A causa della crescita del gioco online, tuttavia, lo Stato ha perso 7,7 miliardi nell’ultimo anno. Non ci resta che attendere la fine del 2022 per avere un’idea più definita di come potrebbe essere il trend del nuovo decennio…