Continuano le spaccate, 30 bar svaligiati in 5 mesi e (finalmente) si muove anche la commissione sicurezza

 

Dopo il Pedrocchi, dopo il Caffè Cavour, dopo il caffè Sommariva, l’altra notte è toccato al Caffè in Progress di via San Prosdocimo 80, e c’è da chiedersi a questo punto a chi toccherà la prossima notte, dato che ormai la cadenza quotidiana delle spaccate ha reso quasi fataliste persino le associazioni di categoria, rassicurate solo in parte dall’annunciato fondo da 200mila euro per i negozianti che vorranno dotarsi di antifurto, promesso dal sindaco Sergio Giordani e dall’assessore al commercio Antonio Bressa.
Sono 30 i bar svaligiati da cinque mesi a questa parte secondo il conteggio fatto dai quotidiani locali. Una strage di vetrine e registratori di cassa che non accenna a interrompersi nonostante alcuni fermi siano per altro stati effettuati nei mesi scorsi. Gli uomini della questura infatti avevano infatti prima fermato un bergamasco, poi un cittadino di origini africane ed i responsabili delle forze dell’ordine avevano quindi indicato in costoro i responsabili dei furti. Ma le spaccate continuano. Il questore promette più uomini di pattuglia durante le ore notturne. Da capire, 200mila euro per gli antifurto a parte, quali siano i provvedimenti che ha in animo di mettere in campo l’amministrazione comunale. Da registrare nelle ultime settimane una spaccatura non di poco conto del Consiglio comunale sul daspo urbano e una sostanziale inerzia della prima commissione presieduta dal consigliere Luigi Tarzia. La commissione non pare essersi accorta di fatto tra il mese di luglio e settembre, con la pausa delle ferie agostane, di cosa stesse succedendo in città. Infatti l’unico cenno proveniente dalla presidenza, a controllare le relazioni dei lavori dell’ultimo mese (a questo link purtroppo ci sono solo gli ordini del giorno in quanto i verbali non sono ancora disponibili http://www.padovanet.it/informazione/lavori-della-commissione-consiliare-i-amministrazione-20172022 ) risale alla elaborazione del cosiddetto “daspo urbano” poi sbertucciato dall’astensione di metà maggioranza. La commissione che in teoria dovrebbe essere da pungolo per l’amministrazione, dato che Giordani ha trattenuto a sè la delega della polizia municipale a cui lo stesso presidente Tarzia non aveva mai fatto mistero di aspirare, ha discusso di politiche sociali, di quote rosa e de la qualunque, il termine insicurezza figura in un unico argomento, portato per altro dalla consigliera Eleonora Mosco. Lunedì in agenda c’è, aggiungerei finalmente, l’oggetto: “Sicurezza urbana: videosorveglianza situazione attuale e sviluppi futuri“.
Meglio tardi che mai.

Alberto Gottardo