Crisi continua a Padova: fatturato del commercio giu’ del 4%

 

La recessione e l’incertezza per il futuro portano i padovani a spendere meno. Ma nonostante un netto calo del fatturato (-4%) del settore del commercio al dettaglio provinciale padovano nei primi tre mesi 2012, sorprende il dato positivo legato all’occupazione (+6,8%) nello stesso comparto: è l’effetto dell’aumento degli addetti nel dettaglio alimentare e nella grande distribuzione organizzata, mentre nei piccoli negozi la crescita occupazionale è limitata all’1%.

E’ una fotografia a due facce quella scattata dal Rapporto “Veneto Congiuntura” relativo all’andamento del commercio al dettaglio nel primo trimestre 2012 per la provincia di Padova. Lo studio, realizzato dall’Ufficio studi della Camera di Commercio di Padova in sinergia con Unioncamere Veneto, prende in considerazione le risposte date da 109 imprese con più di 3 addetti in merito all’andamento di fatturato, ordini e occupazione, dando anche uno sguardo alle previsioni per il secondo trimestre (aprile-giugno).

La diminuzione del -4% per il fatturato evidenzia una inversione di tendenza in senso negativo rispetto al trimestre precedente (+4,7%) e un peggioramento nei confronti dello stesso periodo del 2011. Il valore è inoltre peggiore rispetto al Veneto, dove la flessione è contenuta in un -1,5%.

Il risultato è da attribuire principalmente alla caduta del fatturato nella grande distribuzione (-7,7%). A livello merceologico, l’andamento è determinato prevalentemente dalla diminuzione del fatturato nel dettaglio non alimentare (-5%) pur con un calo anche per gli alimentari (-2%).

Per l’occupazione la variazione è nuovamente positiva (+6,8%) rafforzando il trend già rilevato negli ultimi due trimestri del 2011, per effetto dell’aumento degli addetti nel dettaglio alimentare e nella grande distribuzione, mentre la crescita è limitata nel piccolo dettaglio.

Nel Veneto prevale egualmente una dinamica occupazionale positiva, pur con un incremento (+0,8%) meno significativo rispetto a quello registrato nella provincia padovana. Le previsioni fornite dalle imprese commerciali nell’ambito dell’indagine Excelsior indicavano un 70% circa di assunzioni a tempo determinato per il 1° trimestre 2012, prevalentemente per esigenze di carattere stagionale e legate a sostituzione di personale.

 

Previsioni per il 2° trimestre 2012

Le previsioni formulate dalle imprese intervistate per il 2° trimestre di quest’anno confermano la possibilità di un ulteriore peggioramento per la dinamica del fatturato, mentre per l’occupazione viene segnalata la prevalenza di una situazione di stazionarietà.

Esaminando i saldi delle risposte fornite dalle imprese (confrontando quindi le indicazioni di aumento e diminuzione), il calo del fatturato dovrebbe risultare relativamente superiore nella provincia rispetto a quanto previsto per il Veneto.

Si conferma quindi uno scenario a breve termine non favorevole, sia nella provincia che in regione, tenuto conto che la dinamica congiunturale complessiva a livello nazionale non presenta possibilità di miglioramento.

Per il fatturato si rileva una netta prevalenza di imprese che prevedono riduzioni nel 2° trimestre (55,2% del totale delle risposte contro il 57,6% indicato nella precedente rilevazione) con un saldo negativo tra risposte di aumento/diminuzione pari a -44,6 (era di -46,5 punti nel sondaggio precedente).

La tendenza negativa dovrebbe interessare entrambe le classi dimensionali delle imprese commerciali, con una maggiore accentuazione per la piccola-media distribuzione (58,1% la percentuale di imprese che indica diminuzioni del fatturato con un saldo pari a -53,7% tra indicazioni di aumento e diminuzione) rispetto alle grandi strutture di vendita (50,8% indicazioni di diminuzione con un saldo di -30,2%).

Per quanto riguarda l’occupazione, le previsioni risultano nettamente stazionarie in più di 8 realtà ogni 10.

Le indicazioni ricavate dall’indagine trimestrale Excelsior sulla domanda di lavoro segnalano un ulteriore aumento delle assunzioni previste a tempo determinato rispetto al trimestre precedente: queste assunzioni salgono al 83,7% di quelle previste (contro il 68,7% indicato per il 1° trimestre) e sono motivate dalla copertura di picchi di attività (ad esempio le domeniche aperte nei centri commerciali) o sostituzione di personale.

“E’ un quadro con molte ombre e poche luci quello che emerge da quest’indagine sul commercio al dettaglio della nostra provincia -commenta il presidente della Camera di Commercio di Padova, Roberto Furlan-. Le difficoltà che ancora assillano le famiglie padovane come l’aumento della disoccupazione, la dinamica non esaltante delle retribuzioni, e la pressione fiscale fanno da sfondo a un’ulteriore flessione delle vendite al dettaglio che accomuna la nostra provincia al Veneto e all’Italia.

Le difficoltà di finanza pubblica e le conseguenti turbolenze finanziarie internazionali gettano oltretutto più di un’ombra sull’andamento del settore nei prossimi mesi. La Camera di Commercio di Padova sta lavorando, in collaborazione con le associazioni di categoria padovane, su diverse iniziative dirette ad animare e rendere ancor più attrattivi i centri storici di Padova e dei principali comuni della nostra provincia, anche in chiave turistica”.