Crollo del ponte Morandi a Genova: Federcontribuenti invoca una commissione di controllo a guida tecnica del CNR

 
Marco Paccagnella

“Si formi una commissione del Cnr che ispezioni e monitori la ricostruzione e lo stato degli altri ponti e viadotti, creando una banca dati che li censisca tutti. Il danno maggiore per queste opere è la politica e i grandi gruppi concessionari perchè non fanno altro che speculazione, grandi gruppi finanziari e la politica uguale commistione per la morte dei cittadini”. E’ il duro monito di Federcontribuenti con il suo presidente Marco Paccagnella il quale chiede una organizzazione “terza” per l’operato e la vigilanza dei concessionari. Inoltre, Federcontribenti si chiede se sia “utile investire fondi pubblici per la Tav e la Tap”, perchè si chiede “abbiamo l’Italia che crolla perchè le opere perdono il “dono” dell’equilibrio e pensiamo di spendere sulle grandi opere inutili?”. Paccagnella ricorda come già negli anni “in cui si parlava del ponte sullo Stretto intanto i ponti già esistenti invecchiavano inesorabilmente, e nello stesso tempo si sono già spesi 800 milioni di soldi dei contribuenti per un ponte che mai ha visto la sua realizzazione”. Infine, “ora il crollo del ponte Morandi, un signore che forse non aveva bene in mente le miscele di calcestruzzo e acciaio, genererà almeno 3 appalti milionari. Forse è a questo – conclude Federcontribuenti – che si puntava?”