E Polis all’ordine del giorno del consiglio provinciale

 

Per il salvataggio di E-Polis si mobilita anche la Provincia di Padova. Qui di seguito il testo dell’ordine del giorno in discussione a palazzo Santo Stefano.

La Provincia di Padova si attivi per salvaguardare i giornalisti e i lavoratori di EPolis S.p.A. a difesa dei diritti dei dipendenti e del pluralismo dell’informazione locale.
IL CONSIGLIO PROVINCIALE
PREMESSO
che una grave crisi aziendale ha colpito la E-Polis SpA, società editrice costituita nel 2004 con sede a Cagliari che pubblica diciannove testate giornalistiche locali, la quale comprende circa 200 dipendenti in tutta Italia tra giornalisti, lavoratori dipendenti e indotto (PubliEpolis, concessionaria di pubblicità di E-Polis), di cui 15 nella Provincia di Padova;

PRESO ATTO
che con provvedimento depositato il 7 luglio 2010 il Tribunale di Cagliari ha deciso di non omologare l’accordo di ristrutturazione del debito ex art. 182 bis L.F. proposto dalla E-Polis S.p.A. sul rilievo formale che l’accordo di cui l’imprenditore ha chiesto l’omologazione e che ha pubblicato nel Registro delle Imprese il 24 novembre 2009 è differente da quello sul quale il Tribunale è stato chiamato ad esprimere il controllo volto all’omologa, e che pertanto la situazione di incertezza aziendale è destinata a protrarsi ulteriormente;

RILEVATO
anche che da alcune settimane si sta verificando saltuariamente la non pubblicazione in cartaceo dei quotidiani facenti parte del gruppo E-Polis e che questo causa un vistoso ammanco, nel panorama dei quotidiani locali, per numerosi cittadini/lettori che si vedono privati di un importante strumento di informazione gratuito reperibile in numerosi esercizi commerciali;

VISTO
il comunicato dalla FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana) diramato il 16 luglio 2010 nel quale veniva denunciata la preoccupante situazione dichiarando “Allarma non poco la situazione del gruppo editoriale di giornali semigratuiti E Polis. Il nuovo sciopero di due giorni, proclamato dai giornalisti per denunciare il mancato pagamento degli stipendi e l’inosservanza delle nuove scadenze concordate con l’azienda, è indice di una situazione sempre più nebulosa e densa di criticità. E’ intollerabile che le figure principali dell’azionariato non facciano sentire le loro reali assunzioni di responsabilità sul futuro dell’azienda e delle diciannove testate che stanno rischiando di diventare fantasma in diverse città. Già da giorni infatti i giornali E Polis erano stampati solo in nove edizioni su diciannove, dopo la rinuncia degli stampatori a editarle, a causa di crediti vantati e non onorati da E Polis o per il mancato pagamento anticipato della carta necessaria. […] La Fnsi è solidale con i colleghi e ritiene improcrastinabile che, chiunque ne abbia titolo e dovere, concorra a fare chiarezza definitiva su una matassa intricata. Nessuno pensi che sia possibile spingere verso il baratro i giornalisti e i lavoratori senza che ci sia chi, avendone titolo e dovere, concorra, autonomamente o meno, a fare chiarezza definitiva e a sanzionare le responsabilità!”;

VISTO
altresì il comunicato rilasciato il 15 luglio 2010 dal Comitato di Redazione di E-Polis il quale annunciava “due giorni di sciopero per denunciare l’ennesimo mancato pagamento degli stipendi e la violazione dei recenti accordi assunti dall’azienda con il comitato di redazione. I giornalisti di Epolis sono costretti ad assistere al quotidiano disfacimento di un’azienda dove non è più garantita, ormai da tempo, la regolare pubblicazione delle 19 edizioni, ridotte, nell’ultima settimana a non più di nove. Tale situazione di incertezza e precarietà si aggrava di giorno in giorno: spesso negli ultimi mesi i giornalisti sono stati costretti ad utilizzare mezzi di fortuna per lavorare, al punto che nelle redazione centrale neppure le pulizie dei servizi igienici sono più garantite. Di fronte a questo quadro che appare perlomeno della stessa gravità rispetto alla situazione di un anno fa, l’editore e gli azionisti di riferimento non hanno ormai da tempo dato più nessun segnale sulle loro intenzioni riguardo al futuro del giornale”;

CONSIDERATA
la particolarità dei quotidiani E-Polis stante nella formula free-pay, e che pertanto gran parte dei suoi giornali stampati vengono diffusi gratis attraverso le reti distributive commerciali (esercizi commerciali ed ipermercati) mentre una minima parte è in vendita in edicola, diventando così per molti un importante strumento di acquisizione delle informazioni locali in modo gratuito;

ESPRIME

solidarietà ai giornalisti e lavoratori di E-Polis per la difficile condizione nella quale sono venuti a trovarsi;
preoccupazione per il futuro delle testate giornalistiche del gruppo E-Polis, in particolare per “il Padova”, poiché è uno dei principali organi di informazione cartacea del territorio locale e garanzia del pluralismo informativo;

INCARICA LA PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E LA GIUNTA

a coordinarsi assieme alle altre Province italiane, nelle quali sia presente una edizione locale del giornale E-Polis, al fine di porre in essere strategie coordinate a salvaguardia e supporto dei giornalisti e lavoratori dipendenti del gruppo editoriale;

a ricevere presso il Consiglio Provinciale, la Presidente della Provincia e l’Assessore al Lavoro una delegazione di giornalisti coinvolti nella crisi in oggetto al fine di valutare opportunamente le strategie da operare;

E INVITA

la Regione Veneto a coordinarsi con gli altri enti locali e il Governo, attraverso ogni azione in suo potere, per facilitare il superamento della crisi aziendale e scongiurare la chiusura del giornale.