Energie ronnovabili ma non a scapito del suolo: la posizione di Coldiretti

 

Energia green significa anche rispetto dell’ambiente e dell’agricoltura. Sono già numerosi i padovani che hanno sottoscritto la petizione lanciata da Coldiretti Giovani Impresa in tutta Italia “Sì all’energia rinnovabile senza consumo di suolo agricolo”. Sabato prossimo, 18 settembre, sarà possibile firmare anche al Mercato di Campagna Amica di Tencarola di Selvazzano dalle 8.30 alle 12.

La raccolta firme, avviata in tutti gli uffici Coldiretti come nei mercati di Campagna Amica, mira a chiedere alle Istituzioni di investire nelle fonti alternative di energia senza dimenticare il ruolo fondamentale dell’agricoltura e la bellezza unica dei nostri territori, che andrebbero compromessi senza la necessaria attenzione impianti fotovoltaici a terra. Coldiretti non è infatti contraria al fotovoltaico ma ritiene dannosa, per l’intera collettività, la realizzzazione di parchi fotovoltaici che spesso sacrificano terreni agricoli, vocati a produzioni di eccellenza non “replicabili” in altre aree del territorio. In Veneto sono già centinaia gli ettari sottratti all’agricoltura per far posto ai pannelli a terra e anche nella nostra provincia si stanno affacciando nuovi progetti che preoccupano gli agricoltori. Una questione che Coldiretti ha già sottoposto all’attenzione della Regione del Veneto consegnando le 24 mila firme raccolte la scorsa primavera con l’aiuto delle mamme per dire no al consumo di suolo.

Serve una legge che metta un freno all’uso indiscriminato del terreno agricolo e garantisca il rispetto della biodiversità, dell’ambiente e del paesaggio. Preoccupa invece l’attenzione di grandi gruppi internazionali che vogliono fare business sulle energie rinnovabili, massimizzando i profitti e distruggendo aree fertili vocate alla produzione agricola.

I giovani agricoltori di Coldiretti chiedono alla Regione e alle istituzioni di individuare nelle aree da bonificare, nei terreni abbandonati, nelle zone industriali dismesse e nei tetti delle strutture anche agricole, il luogo più idoneo all’installazione del fotovoltaico per la corretta produzione di energia da fonti rinnovabili. “Non siamo contro il fotovoltaico a terra – ricorda il presidente di Coldiretti Massimo Bressan – come invece sostiene qualcuno, anzi gli agricoltori sono pronti ad accogliere impianti fotovoltaici anche usando una parte marginale e non coltivabile dei propri terreni, ancora meglio i tetti delle strutture, in un’ottica di produzione multifunzionale e sostenibile”.