A Este approvato il restauro della chiesa della Salute

 

Il Comune di Este vanta un patrimonio storico-artistico di notevole rilievo. Tra gli edifici civili e religiosi di proprietà comunale, oltre alla Chiesa della Salute, ricordiamo: il Castello Marchionale con le Torri maistre, il complesso di Santa Maria delle Consolazioni, il Palazzo Municipale, la scuola Isidoro Alessi, la Pescheria Vecchia, l’ex Collegio Vescovile, villa Dolfin Boldù sede della biblioteca civica, la Torre civica di Porta Vecchia e la Rocca del Ponte della Torre. Per citarne alcuni.
La manutenzione di tale patrimonio richiede ingenti investimenti e interventi costanti per mantenerne inalterato il valore e assicurarne l’ottimale fruibilità.

Nel corso degli ultimi 25 anni si sono susseguiti diversi interventi relativi al restauro conservativo dell’intero complesso della Salute. I primi lavori risalgono al 1995, e da allora gli interventi hanno sempre avuto come obiettivo il restauro e la conservazione dell’involucro esterno della chiesa dove era più visibile il degrado. L’ultimo intervento in ordine di tempo risale al 2014, quando venne ripristinata la copertura danneggiata dal fortunale.

Questa la dichiarazione del sindaco di Este Roberta Gallana: “Attualmente, la copertura della Chiesa presenta evidenti infiltrazioni, in particolare nel corpo principale dell’edificio, costituito dalla sala a pianta ottagonale, la parte di maggior valore perché contiene il pregevole ciclo di opere pittoriche, delle quali è altresì necessario preservare lintegrità, predisponendo un sistema interno di verifica e controllo dell’umidità finalizzato alla loro corretta conservazione”.

La Giunta comunale ha approvato nei giorni scorsi il progetto esecutivo che prevede la manutenzione straordinaria della copertura e piccoli interventi di consolidamento statico nelle microfessurazioni evidenti. Sarà inoltre installato un sistema di verifica e controllo del microclima interno per controllare il mantenimento delle condizioni igrometriche delle numerose opere pittoriche contenute all’interno dell’abside, in particolare le pregevoli tele dello Zanchi.

L’importo complessivo dei lavori ammonta ad euro 98.800. E’ stato richiesto un contributo alla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, partecipando al bando indetto dalla Fondazione per interventi di restauro su beni immobili di particolare rilevanza storico-artistica, che, se accolto, prevede una compartecipazione al 50% della spesa.

La Chiesa della Salute, come viene chiamata dal 1830, venne eretta nel 1639 sull’area donata alla Magnifica Comunità Estense, affinché lì venisse costruito un oratorio da dedicare alla Beata Vergine dei Miracoli, da Giovanni Antonio Capovino.

La Chiesa è tra gli esempi più singolari di architettura seicentesca della zona, con la pianta ottagonale, che prima veniva utilizzata solo per i battisteri, e i due campanili appaiati, anch’essi con pianta ottagonale; caratteristiche che la rendono simile alla Chiesa della Salute di Venezia.

Al suo interno, lo straordinario ciclo pittorico per cui la Chiesa è universalmente conosciuta, realizzato tra il 1649 e il 1721, testimonia la fervida cultura pittorica estense dell’epoca, tra cui spiccano tre opere di Antonio Zanchi: la Presentazione di Maria al Tempio, lo Sposalizio della Vergine e l’Annunciazione.