Federcontribuenti lancia la campagna #tagliaequitalia per liberare aziende e cittadini in buona fede dal giogo degli interessi usurai sulle tasse non pagate

 

Si chiama #tagliaequitalia e parte contemporaneamente da Roma e da Padova la nuova campagna di Federcontribuenti per aiutare cittadini e imprese che hanno a che fare con cartelle esattoriali e interessi di mora insostenibili.
“Vogliamo portare avanti una proposta attuabile ed estremamente concreta – spiega Marco Paccagnella, presidente nazionale di Federcontribuenti – quindi al posto delle leggi di iniziativa popolare, che non hanno mai sortito un effetto nella storia della Repubblica italiana, proponiamo un emendamento di iniziativa popolare alla prossima legge finanziaria. Tre righe che possono voler dire la differenza tra la vita e la morte per migliaia di aziende, e anche per migliaia di famiglie provate dalla crisi economica che accenna solo in maniera flebile a dare segni di speranza”.
La proposta è stata spedita in questi giorni a tutti i parlamentari ed è stata sottoposta oggi a Roma al tavolo del Garante del contribuente dai delegati, Roberta Lemma vicepresidente dell’associazione e l’avv. Fortunato Forcellino, segretario nazionale, in occasione dei lavori della “Costituente del Contribuente”.

“Chiediamo con una missiva che riproduce una cartella Equitalia, la sospensione di interessi e sanzioni per le aziende debitrici nei confronti di Stato ed Enti pubblici per un ammontare fino a un milione di euro, e per le persone fisiche fino a 100mila euro. Si tratta di un provvediemento di buon senso per dare la possibilità a coloro che non riescono a pagare i debiti verso la pubblica amministrazione che le logiche di Equitalia hanno portato a tre volte o più l’importo iniziale, di mettersi invece i regola. E’ un provvedimento a costo zero per lo Stato perchè altrimenti quei crediti e quei pignoramenti che Equitalia pone in essere per importi esorbitanti non si tradurranno mai in entrate vere e proprie”.
A spiegare la razio del provvedimento William Carmagnola, responsabile dell’ufficio proposte legislative Federcontribuenti. “Si tratta di una sorta di condono relativo ai soli interessi e spese di notifica degli atti legittimi di riscossione delle cartelle esattoriali – spiega Carmagnola – in maniera da fare salvo sia il dovere del cittadino di pagare tasse ed altri adempimenti dovuti verso la pubblica amministrazione, ma senza per forza bastonare due volte con aggi insostenibili quei contribuenti che sono diventati morosi a causa della crisi. L’alternativa altrimenti è strozzare fino a vederle soccombere moltissime piccole e medie imprese, e far sparire con loro anche la capacità contributiva che il tessuto delle Pmi garantisce. A partire dal mese prossimo, una volta che tutte le missive arriveranno a destinazione, chiameremo personalmente tutti i componenti della Camera dei Deputati per sensibilizzare la sottoscrizione dell’impegno a portare in legge finanziaria questo provvedimento di buon senso”.