Festival Babele a Nordest: solo Vittorio Sgarbi evita il flop. Un deserto in Salone e nelle altre sedi della rassegna. Ma qualcuno del Pd applaude

 

Al netto della lezione di Vittorio Sgarbi su Giotto, che ha registrato 800 persone in Salone ieri pomeriggio, continua la serie imbarazzanti di flop della rassegna letteraria curata dal critico d’arte (in tandem con la sorella) che è costata, assieme a eventi collaterali) 250mila euro alle casse del Comune di Padova. Prova ne siano la foto qui di fianco. L’ospite che si è esibito era di tutto rispetto: Massimo Bubola, cantautore che, solo per fare un esempio, ha scritto “Il cielo d’Irlanda”. Mettiamo da parte una spiacevole mancanza di rispetto, riportata dal Corriere del Veneto di oggi in un articolo di Angela Tisbe Ciociola, che racconta di come Bubola e compagni siano stati trattati come l’ultima delle cover band da pub, con la firma del contratto a pochi minuti dall’esibizione. Basta la foto per capire che forse in un pub ci sarebbe stata anche più gente della trentina scarsa di persone che hanno sfidato la serata fredda per parteciapare allo spettacolo che il cantautore veronese dedica alle canzoni popolari della grande guerra.

Scrive  giovanni Tolin, autore della foto, “Questa è la situazione di stasera al festival #Babele di Sgarbi. L’anno scorso di giovedì per la Fiera delle Parole c’erano centinaia di persone in coda fuori da Palazzo della Ragione, quest’anno solo pochi intimi riempiono la sala. Caro Sindaco, ecco cosa succede quando la libera cultura assume colore politico, quando vengono spese enormità di denaro in eventi che non nascono per unire ma per dividere, per quanto #Padova dovrà subire queste angherie?
Giovanni, un cittadino preoccupato”.
Per nulla preoccupato invece appariva l’ex responsabile della cultura del Pd di Padova Matteo Righetto che anzi ha colto la palla al balzo per fare un selfie di Sgarbi con l’ultimo libro dello scrittore padovano in mano. E sotto giù di like, tra gli altri, del segretario cittadino del Pd Antonio Bressa.

 

Scrive Righetto su facebook: “Inizia oggi Babele a Nord-Est, il festival culturale di Vittorio Sgarbi il quale, come potete vedere dalla foto, è già stato avvistato in città con un buon libro tra le mani 😉
Vi ricordo il mio incontro di domani, mercoledi 19, alle 17:30 in Sala Rossini, Caffè Pedrocchi. Si parlerà di GENERAZIONI.
P.S. Date un’occhiata al programma del festival: se si è onesti intellettualmente si deve riconoscere che Padova non ha mai avuto una rassegna letteraria di questo spessore, al di là di ogni giudizio o pregiudizio ideologico”. E senza pregiudizio ideologico è bene far notare che alle casse del Comune La fiera delle parole, che il salone e le altre sale  le riempiva sempre, e non solo con Sgarbi, costava alle casse del Comune sì e no 50mila euro. Da Palazzo Moroni invece nelle tasche di Vittorio Sgarbi, di sua sorella che gestisce l’agenzia che procura gli ospiti, e in spese varie, sono già usciti o stanno uscendo 250mila euro. Un’enormità, visti i risultati medi, Sgarbi a parte.