Figli di papà a chi? La storia di Royal notes by fratelli Franceschi

 

La ‘paghetta’ l’hanno investita in una partita iva e in una società. Sono Nicola e Alberto Franceschi figli del patron di Grafica Veneta che non hanno subito il fascino dell’Australia, neanche la tentazione del Canada mete preferite daii giovani veneti che decidono di lasciare il Bel Paese. I fratelli Franceschi hanno scelto di misurarsi con il mondo rimanendo a “km zero”. Dall’investimento minimo base per una “srl” hanno aggiunto le spese per l’e-commerce utilizzando i social network come canali distributivi e mettendo in campo gli amici coetanei, professionisti del web, arrivando fino a qualche assunzione tanto da stupire quel padre “ingombrante” titolare di uno stabilimento che si estende su oltre 100 mila metri quadri con più di 250 dipendenti. C’era anche lui oggi al debutto ufficiale della collezione “Royal Notes”:nella fabbrica dei libri più grande e verde d’Europa i Franceschi Junior hanno presentato la loro linea visibile nel sito www.royalnotes.it che prende spunto dal blocco dall’effetto pitonato fatto tutto in loco. “Un processo naturale lavorare qui – spiega Nicola il maggiore dei due – visto che il prodotto è fatto di carta. La copertina è colorata, la scritta metallizzata. L’accostamento cromatico, il materiale selezionato, i dettagli curati e il tratteggio dei fogli per uno strappo senza sbavatura, sono elementi studiati con precisione”. Nicola ha ingaggiato una squadra di compagni di scuola con particolari abilità personali dalla fotografia al design, predisposti ad internet e a sistemi grafici innovativi, il resto lo ha preso da quanto aveva a disposizione. Dopo il brevetto, è nata una felice collaborazione dove lui fa da supervisore. Intanto le richieste aumentano e l’elaborazione del progetto si sviluppa con una gamma più ampia con cartelle stampa, astucci e portadocumenti. Entrambi i ragazzi hanno cambiato volto all’azienda introducendo ancora innovazione e fashion style oltre che una piacevole energia professionale. “Qualcuno potrebbe pensare che siamo nati con la camicia – continua Nicola – in realtà siamo sottoposti al giudizio in casa di un talento del nord est. Abbiamo investito i nostri risparmi e siamo pronti a farli fruttare, a Grafica Veneta abbiamo chiesto solo un tetto e non economico finanziario che sia chiaro, bensì fisico ovvero un piccolo spazio dove collegare il personal computer per connetterci e fare business”.