Se il sindaco uscente in piena campagna elettorale si preoccupa di far fare un sondaggio sul gradimento dei padovani in merito a una decisione che ha già assunto, vuol dire che nei cinque anni che ha governato non ha mai chiesto il parere dei cittadini e tantomeno ha avuto interesse a condividere con la città un progetto tanto importante. Dunque, nulla di nuovo. Se non la conferma dell’arroganza con cui l’amministrazione di centrosinistra ha amministrato Padova. Del resto, cosa serve a tre settimane dal voto sapere che opinione hanno i padovani? Serve solamente a sostenere la propria idea, presentandola come condivisa dall’intera città. Grazie sindaco uscente e grazie sindaco ombra per aver confermato ancora una volta quello che sosteniamo da settimane, e cioè che Padova è governata dalle stanze del Palazzo senza rispetto per la democrazia. Certo che il ricercatore, reale o farlocco che sia, che ha formulato queste domande, dovrebbe ripassare meglio alcune regole basilari sulla costruzione dei sondaggi.A meno di tre mesi dalle elezioni, con la scusa dei tempi dettati dal PNRR e anche per far dimenticare i pasticci fatti sul precedente appalto, il Comune ha accelerato sulla terza linea del Tram Rubano – Vigonza sostenendo che non sia possibile cambiare il sistema Translohr senza perdere i finanziamenti. Non è così poiché l’attuale bando considera finanziabili anche altri sistemi di trasporto rapido di massa. Continuare a puntare su un mezzo di trasporto pubblico ormai obsoleto come l’attuale tram monorotaia (non più in produzione), porterà nei prossimi anni forti criticità sulla viabilità ordinaria e sulla qualità della vita dei residenti.
Gli studi più recenti dicono infatti che i mezzi più graditi e meno impattanti per la città, per ottenere una mobilità migliore e insieme un beneficio contro l’inquinamento, sono quelli elettrici. A questo proposito voglio ribadire che cambiare si può, senza perdere i finanziamenti del PNRR. Nella nostra città non solo è necessario, ma è anche possibile riprogettare il trasporto pubblico come nelle grandi capitali europee. Ed è questo il mio obiettivo: avere a Padova una mobilità veloce, integrata e sostenibile.
