Gianni Berno (Pd): “Padova non puo’ girarsi dall’altra parte dopo il no di Bitonci ai profughi”

 

Da Gianni Berno, consigliere comunale del Pd, riceviamo e pubblichiamo una riflessione dopo che il sindaco di Padova Massimo Bitonci ha escluso categoricamente che Padova possa ospitare un centro di smistamento per un centinaio di profughi provenienti dagli sbarchi controllati dall’operazione Mare Nostrum.
“Il sindaco Bitonci col suo no senza condizioni ai profughi sta mostrando all’Italia una Padova disumana e non coerente con la sua storia.
Siamo di fronte ad un’emergenza nazionale coordinata dal governo e dalle prefetture che devono rispondere a drammi internazionali di terre disastrate da guerre e fame (nord africa e medio oriente), che coinvolgono molte donne e bambini. Possiamo voltarci dall’altra parte?

E’ evidente che il problema non è solo italiano ma di dimensione europea ed occorre continuare e aumentare il pressing a cura del nostro premier Renzi
Ma nel momento contingente se il tuo Paese ti chiede aiuto Padova può barricarsi come una “cittadella” chiusa e sottrarsi al dovere della solidarietà umana? Un buon amministratore non è colui che urla il problema e suscita paure ma è colui che trova soluzioni ai problemi, anche complessi come questo; come si è fatto in questi anni.
Perché dovrebbero essere solo gli altri sindaci a farsi carico e non Padova ? Nel caso specifico poi si parla ancora dell’utilizzo della ex caserma Romagnoli a Chiesanuova ma il sindaco ben sa che questa caserma era già stata esclusa dalla prefettura a favore di altre soluzioni di minor impatto e quindi si usano temi non veri ad arte per creare ulteriore paura e allarme sociale.

Il tema dell’immigrazione – anche quando si tratta di drammi umani incredibili – viene usato da alcune forze come la Lega come propaganda per suscitare le peggiori reazioni istintive, volendo innescare la guerra tra i poveri. E poi si parla tanto di sicurezza da parte di questa nuova amministrazione e nonostante l’accanimento verso lo straniero in questi due mesi a Padova continuano e forse sono aumentate situazioni preoccupanti di spaccate, furti, scippi, aggressioni quotidiani a dimostrazione che il tema sicurezza non migliora con i soli proclami ma richiede azioni costanti e concertate con altre istituzioni e forze dell’ordine e con interventi normativi e risorse nazionali.
Quando dei disperati come queste persone chiedono aiuto in un contesto di gestione istituzionale coordinata da Governo e Prefetture la ns citta’ non può girarsi dall’altra parte!
E’ la città dell’Università, del Santo, di una religiosità e solidarietà diffuse, di un volontariato molto attivo con cui collaborano fattivamente le istituzioni locali anche in questi ambiti .
E’ una città insomma che non si è mai chiusa ad un gretto ed insensibile egoismo ed ha sempre risposto con uno stile solidale e di grande umanità”.

Gianni Berno – Gruppo PD