Giordano Emo Capodilista alla guida dui Confagricoltura Padova

 

Ieri, venerdì 25 maggio, nel corso dell’Assemblea Generale di Confagricoltura Padova alla Corte Benedettina di Legnaro è stato eletto il nuovo presidente dell’associazione.
Per i prossimi tre anni a guidare Confagricoltura Padova sarà Giordano Emo Capodilista, 49 anni, conduttore dell’azienda vitivinicola Conte Emo Capodilista – La Montecchia di Selvazzano. Giordano Emo Capodilista succede ad Antonio da Porto, che ha guidato Confagricoltura Padova per due mandati consecutivi.
Parlando della situazione dell’agricoltura padovana, Emo Capodilista ha individuato la direzione lungo la quale Confagricoltura dovrà muoversi nei prossimi anni: «La sfida più grande che dovremo affrontare sarà dare risposta alle aziende che devono o vogliono riconvertire e innovare la loro produzione per poter restare competitive sul mercato. Penso a tutti i settori dell’agroalimentare e anche alle bioenergie. Confagricoltura dovrà sempre più saper guidare i propri soci nella valorizzazione di vie alternative, in grado di dare produttività e futuro alle aziende».

La linea programmatica è chiara: «Continuare a investire in risorse tecniche e in idee –spiega il neopresidente –, per essere sempre in grado di cogliere e interpretare il momento legislativo in continuo mutamento. Inoltre dobbiamo ulteriormente rinsaldare la rete fra i soci, perché si tratta di una risorsa formativa e informativa fondamentale».

Emo Capodilista ha ringraziato poi il suo predecessore, Antonio da Porto, per tutto il lavoro svolto nei due precedenti mandati: «Da Porto ha sempre dimostrato equilibrio e pacatezza, doti che hanno consolidato buoni rapporti con le altre associazioni agricole. Altro elemento fondamentale è stata la scelta della nuova sede: una decisione coraggiosa, fondamentale sotto gli aspetti logistico, funzionale, patrimoniale, ma anche per la nostra immagine».
Infine un accenno ai rapporti con le altre associazioni agricole: «A Padova si va sempre più verso la concertazione. Le sfide sono comuni e condivise, l’unità del mondo agricolo è dunque presupposto necessario per affrontare con successo le sfide che ci attendono. Attraverso incontri e consultazioni ad ogni livello cercheremo sempre di proporre e individuare sinergie utili per tutti».