Goodyear presenta un nuovo pneumatico per autocarri realizzato con materiali sostenibili

 

Goodyear, una delle aziende leader nello sviluppo e la produzione di pneumatici per autovetture e autocarri, ha presentato il concept di un nuovo prodotto; come si apprende dalla nota stampa pubblicata su news.goodyear.eu, si tratta del “primo concept di pneumatico autocarro con il 63% di materiali sostenibili, che include 15 ingredienti per 20 componenti del pneumatico”. La gomma, fa sapere la Casa produttrice, ha ricevuto la classificazione di tipo “A”, in virtù dell’efficienza dei consumi, la stessa degli altri prodotti della propria gamma.

Il catalogo di pneumatici Goodyear, consultabile tramite un e-commerce specializzato quale EuroImportPneumatici.com, include una vasta gamma di gomme che, per caratteristiche tecniche e prestazionali, è in grado di rispondere alle esigenze più disparate. L’azienda, che vanta 57 stabilimenti in 23 paesi sparsi in tutto il mondo, produce pneumatici invernali, estivi e ‘quattro stagioni’, per autovetture e mezzi pesanti; in aggiunta, il colosso americano sfrutta due Centri di Innovazione (uno ad Akron, negli Stati Uniti, e l’altro a Colmar-Berg, in Lussemburgo) per lo sviluppo di nuove tecnologie e soluzioni per il trasporto su gomma, sia privato che commerciale.

Le componenti del nuovo pneumatico

Il nuovo concept di pneumatico messo a punto da Goodyear presenta diverse componenti specifiche e innovative:

  • quattro diversi tipi di nerofumo, prodotti da oli di origine vegetale o dalla pirolisi di pneumatici consunti; hanno la funzione di rinforzare la mescola e rendere più duraturo il battistrada;
  • olio di colza, in luogo di alcuni oli a base di petrolio presenti comunemente negli pneumatici, utilizzato perché “aiuta a mantenere la mescola del pneumatico flessibile ai cambiamenti di temperatura”;
  • silice prodotta dalla cenere della lolla di riso, uno scarto proveniente dalla lavorazione del riso;
  • poliestere riciclato dalle bottiglie e da altri rifiuti plastici; viene utilizzato per produrre le cordicelle del pneumatico, così da garantire una maggiore ricostruibilità.

Prospettive future

Data l’enorme diffusione del trasporto su gomma in ambito commerciale e logistico, il bisogno di soluzioni sostenibili sarà sempre più urgente. In questa ottica si inserisce il processo di sviluppo e ricerca approntato da Goodyear e dalle altre industrie di settore, il cui scopo è ‘allungare’ il più possibile la vita media delle coperture.

L’azienda statunitense, si legge nella nota, “prevede che questo tipo pneumatico concept non sarà solo sostenibile, ma anche connesso e capace di monitorare alcuni parametri vitali della gomma”. Una caratteristica di questo tipo viene considerata di enorme importanza per ridurre l’impatto ambientale e ottenere una gomma più efficiente da ogni punto di vista; in aggiunta, il monitoraggio dei parametri consentirebbe di sapere con esattezza quando il pneumatico va sottoposto a retreading “contribuendo così all’economia circolare e all’aumento dell’efficienza della flotta”.

Grégory Boucharlat, Vice Presidente Commercial Europe di Goodyear, ha così commentato il lancio del nuovo concept: “Lo sviluppo della nostra offerta, sotto l’egida del Goodyear Total Mobility, è in grado di soddisfare i nostri clienti che operano in un mercato dei trasporti sempre più esigente e aiutarli a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità. Siamo impegnati nello sviluppo di soluzioni che possano contribuire a supportare le ambizioni dei nostri partner commerciali”. Goodyear Total Mobility è l’offerta rivolta alle flotte commerciali e integra una gamma completa di pneumatici premium per autocarri commerciali con una suite di soluzioni di monitoraggio telematico e le analisi elaborate sulla base dei dati raccolti dai punti di assistenza presenti in tutta Europa. Tale offerta “ha l’obiettivo di rispondere alle aspettative e alle sfide che l’industria dei trasporti europea deve affrontare”, in particolare quella posta dalla sostenibilità ambientale e dell’efficienza energetica, divenute centrali alla luce anche del nuovo contesto internazionale.