Idroelettrico: distretto padovano sugli scudi con l’evento “Idroelettrico in Italia. Conference & product expo”

 

Erano oltre 350 gli iscritti, 200 le imprese e 30 gli espositori presenti alla terza edizione “Idroelettrico in Italia. Conference & Product Expo” , la conferenza organizzata da PracticA Srl e patrocinata dalla AEIT (l’Associazione Italiana di Elettrotecnica, Elettronica, Automazione, Informatica e Telecomunicazioni), dalla Provincia di Padova, e dall’Ordine degli Ingegneri, che consacra ancora una volta Padova come la capitale italiana dell’idroelettrico.

Un settore che in Italia produceva nel 2015 oltre 18.500 MW di Potenza efficiente lorda e ben 43.900 Gwh di produzione lorda, pari ad oltre il 50% della capacità delle rinnovabili nel Paese  (rinnovabili che producono oltre il 30% dell’energia sviluppata in Italia).

 

Ma a dare notizie incoraggianti per un Idroelettrico che chiede stabilità normativa per puntare sugli investimenti sono stati Flavio Zanonato, ex-ministro dello Sviluppo Economico, Europarlamentare membro commissione per l’industria, la ricerca e l’energia
e Luciano Barra, capo della segreteria tecnica del dipartimento Energia del MiSE durante i loro seguitissimi interventi all’assemblea:

 

«Garantire la necessaria stabilità normativa alle imprese ora è difficile vista l’evoluzione profonda sia in ambito europeo che nazionale che le regole del settore stanno vivendo» ha detto Flavio Zanonato, ex-ministro dello Sviluppo Economico, Europarlamentare membro commissione per l’industria, la ricerca e l’energia. «Quello che è certo che sia in ambito europeo che nazionale l’Idroelettrico rischia di risultare avvantaggiato da questo nuovo e più stringente processo normativo: la capacità tipica dell’Idroelettrico di garantire maggiore stabilità nell’erogazione dell’energia prodotta ne fa uno degli elementi di stabilità dell’intero sistema di approvvigionamento energetico e questo è un’elemento che i legislatori ai vari livelli conoscono bene».

 

«Il quadro normativo è pronto per le nuove sfide che le tecnologie più innovative pongono al settore» ha dichiarato Luciano Barra, capo della segreteria tecnica del dipartimento Energia del MiSE. «Ora stiamo lavorando per stabilire le modalità e le regole per accedere a gare e concessioni nell’ottica di una garanzia generale degli interessi pubblici e privati che sono coinvolti in questo ambito».

 

E proprio di nuove tecnologie, di case histories aziendali e di impianti, di soluzioni innovative e di possibili sinergie fra aziende si è parlato durante i tanti interventi di un convegno che ha visto aziende del calibro di Andritz Hydro Spa (che ha scelto Schio in provincia di Vicenza per la sue sede Italiana), della padovana S.T.E Energy, società del gruppo Sorgent-e, di Enel, e molte altre.

«Il futuro del settore avrà grande impulso proprio da ICT applicato ai modelli di gestione di rete» spiega Arturo Lorenzoni, docente dell’Università di Padova ed esperto internazionale di energie. «Grazie all’automazione della gestione dei flussi di energia i piccoli impianti, anche per utenze domestiche, da un problema diventeranno una risorsa importante. Grazie infatti a questa nuova capacità di gestione, che apre il mercato a società che si candidano a diventare aggregatori provati capaci di gestire grandi e piccoli impianti distribuendo l’energia in modo efficiente ed economico, quelli che erano nodi di instabilità diventano sempre più una risorsa collettiva».

 

E le notizie per Padova, con le sue oltre 20 imprese per circa 2000 addetti, una delle area a maggiore densità della Penisola (in Veneto sono oltre 120 le aziende che occupano oltre 5000 risorse), sono dunque positive non solo per le opportunità che si apriranno con le nuove tecnologie (fatte di Ict, di sfruttamento di piccoli salti da 1 a 4 metri di dislivello e di componenti con efficienze superiori) ma anche per la capacità di trasferire le competenze storicamente molto avanzate sui mercati globali.

 

«L’evento Idroelettrico in Italia che promuoviamo in una terza edizione che vede già la partecipazione di almeno 4 aziende estere e leader mondiali del settore» spiegano Mario Arquilla e Fabio Pasut ideatore e promotore dell’evento «ha come obiettivo non solo di fare il punto sulla situazione del mercato delle tecnologie e delle normative italiane ed europee ma anche e sopratutto di stimolare le sinergie tra imprese per affrontare le sfide dei mercati globali: area Asean, America Latina e alcune zone dell’Africa sono mercati in grande crescita e la tradizione e la tecnologia italiana è molto richiesta. Sta solo alla capacità degli imprenditori di aggregarsi per affrontare le grandi commesse che quei paesi stanno mettendo a gara negli ultimi anni».

 

Idroelettrico in italia che dal prossimo anno si chiamerà Hydormatters 4.0 è pronto a offire una borsa di studio nazionale per la tesi di laurea nel settore idroelettrico contenente idee innovative. Tale premio verrà consegnato il prossimo anno durente la quarta edizione (che ospiterà anche 4 università straniere statunitensi e canadesi) dell’evento prevista sempre a Padova il 19 settembre 2017.

 

Il tessuto industriale del comparto idroelettrico in Italia rappresenta almeno 10.000 posti di lavoro specializzato e di alto livello, imprenditoriale ed ingegneristico. Con questo evento vogliamo perciò riunire quelli che io chiamo gli operatori della SOSTENIBILITA e dare visibilita ad un comparto significativo che spesso non appare per la frammentazione delle imprese di varie dimensioni, dalla multinazionale alla piccola e media impresa specializzata in apparecchiature o sistemi complessi e unici. Verranno cioé raccontate esperienze concrete, novità, problematiche, storie di successo di un settore dove la tecnologia e la ricerca hanno ancora molte cose da dire».