Il terziario avanzato cresce nonostante la crisi

 

gianni potti giovanni costaGiovane, propensa all’innovazione ed alla integrazione con altre aziende dello stesso settore. E’ l’identikit dell’azienda del terziario avanzato stilata dalla Fondazione Nord Est che ha condotto una ricerca per il neo costituito Osservatorio permanente dei Servizi Innovativi e Tecnologici del Veneto, un’iniziativa realizzata da Confindustria SI Veneto in collaborazione con la Cassa di Risparmio del Veneto, destinata ad analizzare e a mappare il futuro dell’industria del settore.

L’Osservatorio è stato presentato oggi a Padova nella sede della banca dal Presidente di Confindustria SI Veneto, Gianni Potti e da Giovanni Costa, Presidente Cassa di Risparmio del Veneto. Ad introdurre e coordinare i lavori Dario di Vico, giornalista del Corriere della Sera.

I Servizi Innovativi rappresentano in Veneto una realtà economica importante, 1800 imprese associate, che si occupano di engineering e informatica, R&S, marketing, consulenza integrata, telecomunicazioni, con oltre 40.000 addetti. Dal 1998 al 2010 le imprese di servizi innovativi e tecnologici sono passate da 31 mila a oltre 59 mila, con un aumento del +86%. Impiegano oltre 236 mila addetti. L’incidenza del settore sul totale delle imprese attive nella regione è passata dal 9,7% nel ‘98 a più del 17% nel 2010.

Il terziario innovativo e tecnologico del Veneto è costituito in larga misura da imprese giovani – quasi 2 su cinque sono state fondate nell’ultime decennio – e di piccole dimensioni, che trovano nel Nordest il principale mercato di riferimento. In controtendenza rispetto ad altri settori, ha subito in modo attenuato gli effetti della crisi. Il 44,9% del panel interpellato dichiara nell’ultimo triennio una crescita del proprio fatturato e un ulteriore 29,6% dichiara una crescita costante, tuttavia ha registrato una rilevante trasformazione del contesto competitivo e delle richieste dei clienti. La risposta del settore non è stata di stallo, quanto piuttosto di un impegno costante a realizzare e offrire servizi, qualitativamente migliori e innovativi e per acquisire vantaggi competitivi, tramite scelte di innovazione che nel 54,1% sono state anche maggiori rispetto a quanto già programmato prima del 2008.

“Dall’economia della conoscenza viene un contributo decisivo per accelerare l’uscita dalla crisi e competere nel mondo nuovo – spiega Gianni Potti, Presidente di Confindustria SI – I servizi innovativi possono essere il driver di questa sfida, il tessuto nervoso del sistema produttivo di domani, fatto di conoscenze di tipo tecnologico e manageriale rese accessibili alla piccola e media impresa. Sta emergendo una diversa consapevolezza sull’importanza delle nuove tecnologie, e la crisi ha accelerato questi processi, che dobbiamo essere in grado di supportare e valorizzare”.

“Lo sviluppo delle imprese appartenenti al terziario innovativo e tecnologico consente anche alle altre piccole e medie imprese del settore manifatturiero di beneficiare di elevati standard di produttività e di maggiori servizi ad alto valore innovativo. Sostenere questa tipologia di imprese significa agevolare la modernizzazione e l’evoluzione del modello economico veneto, anche in termini di crescita della competitività a seguito di nuove aggregazioni. – ha sostenuto Giovanni Costa, Presidente Cassa di Risparmio del Veneto – La Cassa di Risparmio del Veneto è vicina a queste imprese e a tutte quelle realtà che possono dare nuovo impulso al nostro sistema economico”.