Immigrati in rivolta alla Casa a colori: “Sbagliano, ma vanno aiutati”

 

“Gli immigrati che oggi pomeriggio hanno dato vita ad una sorta di rivolta sbagliano, perché passano automaticamente dalla parte del torto. Ma la loro voce va ascoltata”. A dirlo il presidente di Federcontribuenti Marco Paccagnella. “In luglio ho avuto un colloquio con il prefetto di Padova, quando ci siamo occupati del caso del camerunense Eric William Nono Happi – ricorda Paccagnella – e mi è stato spiegato che non ci sono mezzi a disposizione per rimpatriare gli immigrati a cui scade il permesso di soggiorno. E’ una situazione incredibile: i governi negli ultimi anni si sono profusi in annunci populistici ed in leggi che assomigliano alle grida manzoniane senza prendersi in carico il destino di queste persone, che si trovano di fronte all’unica prospettiva di delinquere o di vivere in maniera parassitaria. A luglio abbiamo rimpatriato a nostre spese con l’aiuto di una sottoscrizione da parte di padovani volenterosi il nostro amico camerunense, che ci ha raccontato di aver trovato in Camerun quel lavoro che in Italia non aveva avuto la sorte di trovare. Ci chiediamo se non abbia più senso spendere 500 o anche 1000 euro per rimpatriare queste persone piuttosto che spendere migliaia di euro ogni mese per il loro mantenimento a Padova in strutture come la Casa a Colori, che ricevono le diarie dalle pubbliche amministrazioni e quindi dai cittadini italiani. Per salvare MPS il governo Monti ha trovato 4 miliardi di euro in una notte. Possibile che negli ultimi anni nessuno abbia trovato qualche milione di euro per alleggerire l’Italia dei costi sociali di migliaia di immigrati che preferiscono tornare al loro Paese piuttosto che vivere come zombie nelle strutture della Carits e delle altre associazioni che presentano regolarmente il conto alle casse dei Comuni?”.