Inaugurata la “nuova” Villa Maria che presto raddoppierà. Ma nel giorno di festa arriva l’allarme: “In Veneto stanno per mancare i medici”

 

Una grande festa per il rilancio di una grande struttura sanitaria padovana: Villa Maria, in via delle Melette, storica casa di cura tra il quartiere Palestro e la Sacra Famiglia.
Più di trecento persone oltre alle massime autorità regionali e cittadine hanno festeggiato l’inaugurazione del nuovo polo. Che, a sentire l’amministratore delegato della casa di cura dott. Vincenzo Papes, sarà la punta di diamante del gruppo Centro di Medicina, presente in cinque province del Veneto con strutture di eccellenza nella cura e nella riablitazione.
“Questa è solo una tappa del percorso di rinnovamento – ha spiegato l’ingegner Nicola Greco, a nome del Gruppo Centro di Medicina – il nostro è un sogno stimolante, anche se preannuncia un percorso lungo, e noi vogliamo che il percorso sia lungo: non abbiamo punti di arrivo. Ogni punto di arrivo infatti è un punto di partenza. Questa sembrava un’avventura e temeraria, adesso non lo è più, è diventata un’aventura temeraria, oggi un sogno sostenibile, vuol dire che si può fare, basta continuare a sognare.
Per avere venti propizi, come dice Seneca, l’importante è sapere dove si vuole andare. Le istituzioni ci hanno supportato, sia quella regionale, che quella comunale: i pazienti ci hanno premiato con la loro fiducia. Quella che si è costituita è una squadra che condivide tutto quello che noi abbiamo sognato; è una squadra con cui noi ci sentiamo tranquillamente di giocare questa campionato e siamo anche sicuri che arriveremo a fondo con successo”.
A lanciare un allarme in sede di inaugurazione è stato l’amministratore delegato della Casa di cura dott. Vincenzo Papes (nella foto qui a fianco) che ha messo in guardia i politici presenti dal rischio di default medico del sistema sanitario veneto ed italiano a causa del numero chiuso delle scuole di medicina.
“Non possiamo continuare a investire se le regole cambiano in continuazione – ha chiarito Papes – oggi le nostre iniziative non riescono più a trovare medici, e questo metterà in ginocchio sistema: è a rischio la nostra salute”.
Quanto ai numeri, Villa Maria di fatto diventa una sorta di mini ospedale in città.
In pochi anni la Casa di cura convenzionata Villa Maria di Padova raddoppierà i suoi spazi, passando dagli attuali 7.000 a 13.000 metri quadrati. Una delle eccellenza della sanità padovana, situata ad un chilometro dal Santo, potrà così fornire nuovi e più organizzati servizi alla città ed al comprensorio. L’annuncio questa mattina all’inaugurazione dei lavori di restauro della storica struttura padovana, fondata nel 1956 dal dott. Luigi Volpe e dal 2013 entrata a far parte della Gruppo Centro di Medicina, una rete di strutture sanitarie private e convenzionate con sedi nelle province di Treviso, Venezia, Vicenza, Verona, Padova e Belluno.
Ben 9 i milioni di euro di investimento, per un cantiere durato poco più di tre anni. Il taglio del nastro alla presenza di importanti autorità, dal vicario del vescovo monsignor Giuliano Zatti al Direttore Sanitario della Ulss 6 Euganea Dr.ssa Patrizia Benini, il sindaco di Padova Sergio Giordani, il presidente della V commissione regionale sanità Fabrizio Boron e l’assessore regionale ai servizi sociali Manuela Lanzarin. Per la proprietà erano presenti la presidente Paola Quartapelle, il professor Maurizio Cosimelli e l’amministratore delegato Vincenzo Papes.
I numeri della casa di cura Villa Maria: 140 posti letto autorizzati di cui 101 accreditati; 1.500 i ricoveri; 30 mila giornate di degenza annue; 160 addetti tra personale sanitario (110) e medici specialisti (50); 120 mila prestazioni annue per i servizi di poliambulatorio specialistico, radiologia e laboratorio analisi; 2 sale operatorie (8 le branche chirurgiche autorizzate con ricovero: Ortopedica, Oculistica, Urologica, Day surgery, Vascolare, Chirurgia generale, Chirurgia plastica, Otorinolaringoiatrica ORL).

Un investimento di 9 milioni di euro importante contestuale, in questo ultimo anno, all’acquisizione di due strutture esterne: il poliambulatorio specialistico privato ex San Giovanni in via Valeggio ed il Centro Ex Static Padova. Nato nel 1974, l’ ex Static Padova in via Pelizzo eroga servizi convenzionati e privati di chiropratica, fisioterapia, fisiochinesiterapia e riabilitazione, radiologia, cardiologia, ecografia, neurologia e dermatologia. Queste due strutture contano su 20 dipendenti, 70 medici specialisti e 12 tra fisioterapisti e chiropratici.
Nei prossimi mesi si vedrà un ulteriore potenziamento tecnologico presso il Servizio di Radiologia della Casa di cura, con una nuova TAC e una nuova risonanza magnetica.
L’evento inaugurativo del restyling della Casa di Cura ha consentito all’amministratore delegato Vincenzo Papes di presentare in anteprima quello che sarà il progetto di ampliamento che nei prossimi 4 anni porterà Villa Maria a raddoppiare spazi e servizi nell’area adiacente.

Il progetto firmato dallo Studio Mario Mazzer Architecs prevede la realizzazione di un nuovo blocco collegato alla Casa di cura da due corpi di fabbrica con un investimento di 12 milioni di euro. Il nuovo fabbricato avrà una forte connotazione tecnologica, un green building di 3 piani per una superficie di 6 mila metri quadrati, che sommati agli attuali 7 porterà a 13 mila metri quadrati la superficie totale.
Complessivamente 21 milioni di euro.
In tempi in cui l’evoluzione della Sanità richiede centri di eccellenza e strutture con alti standard qualitativi, l’Amministrazione della Casa di cura Villa Maria, presieduta da Paola Quartapelle, ha affidato all’amministratore delegato Vincenzo Papes un cronoprogramma serrato, per dare respiro e organizzazione ai servizi che la clinica offre, aumentando la dotazione di ambulatori, concentrando le sale operatorie e dando maggiore espansione a quella vocazione naturale della clinica di centro di specializzazione ortopedica sia chirurgica che riabilitativa.

Saranno infine realizzati circa 200 posti auto. Uno sviluppo che porterà una riorganizzazione della viabilità interna al quartiere ed una più generale riqualificazione urbanistica dello stesso, a ridosso del centro storico e ben servito dai mezzi pubblici.
L’intervento, in particolare, consentirà un incremento di forza lavoro di oltre 50 nuove assunzioni.