La guardia di finanza di Padova scopre 8000 gratta e vinci falsi

 

“Gold Mine”, “Secchio d’Oro”, “Grande Sacco”, “Mega Bottino”, ”Isola d’Oro”, “Rodeo”, “Colpo Grosso”, “Sette e Mezzo”, “Il Mago”, “Fire Man”, “Dado Pazzo”, “Color”, “Il Galeone” e “Mano Vincente”, sono gli accattivanti nomi dei concorsi fittizi. Per partecipare era necessario acquistare dei tagliandi gratta e vinci. Peccato che a vincere fossero solo e sempre gli ideatori della truffa.
Le indagini delle Fiamme Gialle sono state innescate dall’acquisito effettuato presso un bar di Fontaniva (PD), da parte un finanziere della Compagnia di Cittadella libero dal servizio, di tre tagliandi del concorso “Gold Mine”; il militare insospettitosi dall’assenza del marchio “Gratta e Vinci”, ha conservato i tagliandi.

Dalle successive investigazioni esperite dai finanzieri della Città Murata è emerso che i “concorsi a premio” emulavano di fatto il gioco del “Gratta e Vinci” attraverso l’utilizzo di tagliandi dalla grafica simile agli originali.

I tagliandi falsi – venduti al costo di 1 o 2 euro presso due bar di Fontaniva entrambi gestiti da due soci – promettevano falsamente vincite sino a 20.000,00 euro. In realtà dall’analisi di ciascuna partita di 200 tagliandi presenti in ciascuno dei numerosi pacchi sigillati relativi ai vari concorsi incriminati è emerso che erano di fatto previste:

per i tagliandi venduti ad 1,00 euro:
n. 25 vincite da 1,00 euro;
n. 1 vincita da 10,00 euro;
n. 1 vincita da 40,00 euro.
per un costo massimo per i rivenditori pari a 75,00 euro ed un guadagno certo pari a 200 euro a pacco.

 

per i tagliandi venduti ad 2,00 euro:
n. 30 vincite da 2,00 euro;
n. 2 vincite da 10,00 euro;
n. 1 vincita da 40,00 euro;
n. 1 vincita da 80,00 euro,
per un costo massimo per i rivenditori pari a 180,00 euro ed un guadagno certo pari a 400 euro a pacco.

Possiamo conseguentemente parlare di una duplice truffa :
innanzitutto i rivenditori fontanivesi si garantivano un guadagno del 55%, contro l’8% previsto dalla legge per gli autentici tagliandi “Gratta e Vinci”; la vendita ed il relativo pagamento dei tagliandi autentici è peraltro consentita solo all’Amministrazione dei Monopoli dello Stato che, sulle lotterie istantanee, incassa circa il 23% del prezzo dei tagliandi;
 le vincite erano programmate in modo tale da non superare mai gli 80 euro; i 20.000 euro promessi rappresentavano esclusivamente un’illusione .
All’esito delle indagini le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Padova hanno posto sotto sequestro 8.000 falsi “Gratta e Vinci” nonchè denunziato alla Procura della Repubblica di Padova i gestori dei due bar di Fontaniva (PD) per concorso in truffa aggravata, frode in commercio, esercizio abusivo di attività di gioco e manifestazioni a premio vietate e per prosecuzione di concorsi a premi cessati.