La guardia di finanza spegne carta amica: in tre arrestati

 

Un milione di auro di raccolta presunta in due mesi di lavoro ed oltre 10mila persone truffate. Sono i numeri del quartetto di truffatori che sono destinatari di altrettante ordinanze di custodia cautelare, di cui tre già eseguite in mattinata dalla guardia di finanza di Padova. Gli arrestati sono Massimo Cancian 45 anni residente a Padova,  Roberto Salvagnin, 32 anni di Arzergrande, e Giuseppe Parpaiola, 32 anni di Cadoneghe. Irreperibile al momento perchè all’estero il quarto destinatario dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Rita Bortolotti su richiesta del sostituto procuratore titolare dell’indagine Paola De Franceschi: si tratta di Andrea Borso, 62 anni residente a Camposampiero, nell’alta padovana, a Cuba in questi giorni.
Per tutti e quattro l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata, esercizio abusivo dell’attività bancaria e violazione della legge sulla privacy.
 L’operazione mutua il nome della CartAmica, una carta di credito che veniva pubblicizzata su internet e sui quotidiani e prometteva la disponibilità i 1000 euro a chiunque ne versasse 105 come anticipo di rata. Di fatto, come hanno appurato gli uomini della guardia di finanza al comando del colonnello Ivano Maccani, in tutta Italia migliaia di persone hanno ricevuto la carta ma non sono poi riusciti a spendere i mille euro promessi.Gli uomini del nucleo di polizia tributaria sono riusciti per il momento a recuperare 80mila euro nelle disponibilità delle società collegate alla truffa, cifra che insieme ad altri sequestri cautelativi in essere verrà messa a disposizione, in caso di condanna degli accusati della truffa, a risarcimento delle famiglie truffate in tuta Italia.