Lo scrittore padovano Ferdinando Camon attacca il maestro Bertolucci: “Ha rovinato una vita per la scena di un film”

 

“Tutti i giornali ricordano Bernardo Bertolucci per la scena del burro. È la scena in cui Marlon Brando sodomizza Maria Schneider usando il burro. Maria non era stata avvertita, e ne soffrì per il resto della vita. Si sentì umiliata. Cominciò a farsi di eroina, e non smise più. Morì giovane”. A ricostruire uno dei fragenti più discussi dell’intera filmografia italiana è Ferdinando Camon, scrittore padovano, che sulla sua pagina facebook attacca la memoria del regista di cui oggi si apre la camera ardente. Continua Camon: “Bertolucci le mandò delle scuse, ma lei era già morta. Perché non l’aveva avvertita? Perché voleva che lei avesse reazioni vere, gridasse, piangesse, si divincolasse, ma da donna, non da attrice. La usò come una “cosa”. Per tutta la vita ripeté: “Mi sento in colpa, ma non me ne pento”, nel senso che l’avrebbe rifatto. Per lui un film valeva più di una persona, l’arte più della vita. Ho sempre sentito in questa convinzione debolezza morale, decadenza e corruzione. Una vita, ogni vita, vale più di un libro, ogni libro, e di un film, ogni film”.
Qui sotto la celebre scena del film “Ultimo tango a Parigi” che costò a Bertolucci anche un processo per oltraggio al pudore