Il ministero “bastona” l’università di Padova sulla ripartizione nazionale del Fondo di finanziamento ordinario

 

Un milione di euro in meno sul fondo di finanziamento ordinario: scnde a 275 milioi di euro la parte di finanziamento dello Stato verso l’ateneo padovano nonostante tutti gli indicatori dell’università raccontino una realtà in crescita, capace di competere a livello europeo con i migliori atenei. E’ quindi forte la delusione per la ripartizione del Fondo di finanziamento ordinario 2017. Ad esprimerla è il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Padova, dopo aver esaminato i dati pubblicati dal Miur, che vedono una riduzione significativa per l’Università di Padova, le Università venete e alcuni altri grandi atenei italiani che in questi anni hanno evidenziato un precorso di crescita e di qualità. Riservandosi una più approfondita analisi dei dati, i membri del Cda sottolineano fin d’ora con forza come le assegnazioni agli atenei non dimostrino coerenza, specie se paragonate a quelle dell’anno precedente, con le politiche di incentivazione della qualità della didattica e della ricerca, in primis la VQR 2011-2014, che ha visto l’Università di Padova primeggiare ancora una volta.

«Stupisce e delude che impegno e successo nella ricerca scientifica, nel reclutamento dei giovani, nelle politiche di internazionalizzazione, nella tutela della qualità didattica e del diritto allo studio per i nostri studenti siano accompagnati da un’importante riduzione del finanziamento alla nostra Università – afferma il rettore Rosario Rizzuto –. Non è un bel segnale per una comunità accademica che ha profuso su questi temi il massimo impegno, ottenendo risultati riconosciuti di grandissimo valore».