Mobility manager delle aziende padovane in riunione con il vice sindaco di Padova per migliorare il traffico cittadino

 

Oggi a Palazzo Moroni il vicesindaco Arturo Lorenzoni ha incontrato alcuni tra i responsabili della mobilità aziendale, i “mobility manager” delle imprese presenti nel comune di Padova. Un momento mirato al confronto e all’individuazione di strategie comuni per gestire la sostenibilità degli spostamenti casa/lavoro del personale dipendente delle aziende e dei clienti.
Il Comune di Padova da tempo ha iniziato ad affrontare le problematiche e le soluzioni legate alla mobilità sostenibile introducendo, come individuato dal decreto Ronchi (D.M. dell’Ambiente 27/1998), la figura del Mobility Manager d’area per l’ottimizzazione degli spostamenti casa/lavoro del personale dipendente.

Il decreto prevede che si dotino di un mobility manager tutte le imprese e gli enti con singole unità locali con più di 300 dipendenti e le imprese con complessivamente più di 800 addetti ubicate nei Comuni a rischio di inquinamento atmosferico. Questa figura ha il compito di intervenire sugli spostamenti casa-lavoro attraverso la elaborazione di un piano “finalizzato alla riduzione dell’uso del mezzo di trasporto individuale e ad una migliore organizzazione degli orari per limitare la congestione del traffico”.

«Nell’ottica della realizzazione di una mobilità sostenibile per Padova, l’azione del mobility manager è particolarmente importante perché gli spostamenti casa/lavoro sono le principali attività generatrici di traffico e soprattutto di congestione – spiega Lorenzoni – Mi ha fatto piacere constatare come il tema della mobilità sostenibile sia percepito come un elemento di forza anche dalle aziende del territorio, che ringrazio per la loro disponibilità. A Padova sono molte le iniziative già intraprese. Penso alle aziende che hanno istituito una navetta aziendale ad hoc per portare i dipendenti dalla stazione al posto di lavoro o a quelle che incentivano l’uso del car pooling. Esistono poi realtà più virtuose che danno un contributo ai dipendenti che acquistano biciclette o macchine ibride ed elettriche fino ad arrivare ad avere prezzi agevolati per gli spostamenti con i mezzi pubblici».

Nel corso dell’incontro sono stati trattati anche le questioni più delicate che riguardano la mobilità sostenibile aziendale, come l’accesso in bicicletta alla zona industriale e in generale il trasporto pubblico locale. Questo primo momento di incontro è destinato a ripetersi per dare corso a un rapporto stretto tra Amministrazione e mobility manager che potrà dare anche indicazioni strategiche importanti: «Bastano misure anche semplici, ma importanti per il cambio di paradigma – conclude Lorenzoni – Spogliatoi attrezzati, rastrelliere e ricoveri per le biciclette, un bonus di 150 euro l’anno per la mobilità sostenibile. Il confronto con le aziende è fondamentale anche nell’ambito della redazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, strumento fondamentale a livello d’area per le politiche degli anni prossimi»