A Monselice gli ambulanti capeggiati da Ilario Sattin (Ascom) in agitazione: “in tre anni persi 36 banchi”

 

Provare, se non altro per sopravvivere. Il presidente degli ambulanti della Fiva Ascom Confcommercio di Padova, Ilario Sattin, punta sull’idea di trasferire in via Cadorna, sperimentalmente in corrispondenza con la Fiera dei Santi, un congruo numero di banchi del mercato che insistono nell’area compresa tra Campo della Fiera e via Argine Destro e che le giostre andrebbero a sfrattare.
“E’ un’idea – premette il presidente degli ambulanti – per cercare di evitare che uno dei mercati più noti della provincia finisca miseramente tra i ricordi del passato”.
In effetti, da quando il mercato ha subito lo “smembramento” in quattro diverse “stazioni” (“ed il termine non è casuale – sottolinea Sattin – perché si tratta di una vera e propria via crucis”), il mercato del lunedì sta sempre più affievolendosi.
Qualche dato, al riguardo, può essere illuminante: dei 136 banchi censiti nel 2015 ora, causa le defezioni degli ultimi mesi, non ancora definitive per i regolamenti ma definitive per le informazioni che si possono raccogliere tra gli operatori che hanno “sondato” le intenzioni di quanti non frequentano più il mercato ormai da settimane, si arriva a malapena ad un centinaio.
“E l’emorragia – avverte il presidente degli ambulanti della Fiva Ascom – non sembra tamponabile se non con interventi che possano dare l’idea di un’unicità del mercato, un “valore commerciale” che si è perso nel corso di questi mesi”.
Dunque si potrebbe sperimentare via Cadorna, anche se non è lecito farsi soverchie illusioni.
“Purtroppo – continua Sattin – una giusta preoccupazione in ordine alla sicurezza non è stata affiancata da un’altrettanta giusta attenzione nei confronti di decine di operatori che si sono visti decurtare il reddito in misura importante. Monselice non è una piazza periferica ed il suo mercato, per decenni, ha rappresentato una delle fonti di reddito più significative per centinaia di famiglie. Ora non è più così”.
“Noi non vogliamo credere – conclude il presidente della Fiva Ascom – che ci sia, come è stato adombrato in questi giorni da un documento che è circolato tra i banchi, una volontà di danneggiare il mercato per favorire i centri commerciali e le grandi strutture presenti o in fase di insediamento, ma proprio per questo chiediamo che il Comune faccia assieme a noi uno sforzo per ridare a Monselice non solo un mercato, ma anche un’occasione di socialità e di turismo che, così restando le cose, rischia di essere irrimediabilmente compromessa”.