Moratoria sul credito: Pavin, “Una boccata d’ossigeno”

 

«Una salutare boccata d’ossigeno, che non risolve la stretta sul credito, ma che può traghettare l’emergenza scongiurando l’asfissia finanziaria di migliaia di imprese sane. La dimostrazione che lavorare insieme è possibile per un obiettivo comune: rovesciare il ciclo negativo, ridare fiducia e leva finanziaria alla crescita e al lavoro. Il sistema bancario del territorio avrà un futuro solo se lo avranno le nostre imprese. È questa la consapevolezza che condividiamo. Ma bisogna andare oltre, individuare strumenti non legati all’emergenza che agevolino ulteriormente i flussi finanziari, destinare all’economia reale la liquidità fornita dalla Bce, dare credito a chi lo merita». È il commento del presidente di Confindustria Padova, Massimo Pavin all’intesa “Nuove misure per il credito alle Pmi” firmata il 28 febbraio a Roma da Confindustria, Abi, Governo, Rete Imprese Italia, Alleanza Cooperative Italiane, Assoconfidi e altre associazioni di impresa.

«La moratoria è un utile strumento per allentare la crisi di liquidità – spiega Pavin -. Ma in questa fase di congiuntura economica severa, la priorità è non inaridire il credito alle aziende. Gli imprenditori devono fare il proprio, patrimonializzando. Ma nessuna ripresa potrà concretizzarsi senza i finanziamenti delle banche. Una parte cospicua dell’imminente nuova iniezione di liquidità della Bce vada a finanziare le aziende sane e vitali, quelle meritevoli di credito per idee, mercati, business. Così possiamo far ripartire il Veneto».

Sono oltre 430 mila in Veneto le imprese potenzialmente interessate dalla nuova moratoria, pari al 95% del totale. Oltre 88 mila le imprese padovane. L’accordo siglato a Roma prevede un set di misure importanti per il credito alle Pmi: sospensione per 12 mesi della quota capitale delle rate di mutuo e per 12 o 6 mesi della quota capitale nei canoni di leasing; allungamento della durata dei mutui e possibilità di spostare fino a 270 giorni le anticipazioni sui crediti a breve termine. Le banche che aderiranno alla moratoria si impegnano a concedere finanziamenti (proporzionali all’aumento dei mezzi propri) alle imprese che utilizzeranno le agevolazioni fiscali per la ricapitalizzazione (Ace, aiuti alla crescita economica) previste dal decreto Salva Italia di dicembre 2011.