Musulmani nelle chiese del Veneto a messa in solidarietà con la comunità cristiana. L’analisi del senatore Giorgio Santini

 

Nella tormentata epoca che viviamo, quest’ultima domenica di luglio, che si preannunciava un po’ sonnolenta già con il richiamo delle vacanze sarà ricordata come la giornata del riscatto dei valori civili umani e religiosi così pesantemente calpestati dai ricorrenti attacchi terroristici.
Nelle chiese cattoliche francesi ed italiane, anche nella nostra chiesa di Padova, i religiosi musulmani hanno partecipato alla Santa Messa in segno di solidarietà dopo l’uccisione di padre Jacques da parte di due terroristi ( diciannovenni !! ) dell’Isis.
Partecipare alle funzioni religiose di altre confessioni rappresenta un gesto semplice ma fondamentale perché’ portatore di messaggi decisivi : la religione non può mai giustificare e rendere legittima la violenza contro le persone. Ancor meno la religione può essere un fattore di divisione bensì diventare sempre più dialogo interreligioso, condivisione e solidarietà reciproca.
Siamo ora chiamati anche nella nostra realtà di Padova a contribuire a rendere sempre più praticabili questi percorsi di dialogo ed ad estenderli alle altre occasioni in cui le diversità possono diventare fattore di incomprensione e di difficile convivenza : senza giri di parole la difficile vicenda della accoglienza dei profughi.
Due altri segni di speranza in questa domenica ci aiutano. A Cracovia centinaia di migliaia di giovani dell’Europa e del mondo hanno condiviso con Papa Francesco l’impegno ad essere testimoni di convivenza solidale coni giovani di altre religioni e convinzioni.
Nel Veneto si è svolta la giornata di festa dei migranti veneti nel mondo per fare memoria delle emigrazioni, nei decenni scorsi, di molti veneti in altri paesi europei o più spesso in altri continenti. Un momento di festa , di ricordo ma anche di consapevolezza che dalle esperienze vissute dai nostri emigranti veneti si debba trarre un insegnamento di rispetto e di solidarietà nei confronti dei migranti di oggi, impegnandoci tutti per affrontare con umanità il difficile compito dell’accoglienza cui siamo chiamati, mantenendo sempre grande attenzione alla sicurezza delle nostre comunità.