Nottata tranquilla a Padova lungo i fiumi Brenta e Bacchiglione, in campagna sloggiate per precauzione le famiglie che vivono in golena

 
il Bacchiglione questa notte poco dopo l’una in zona Bassanello

+++ultim’ora: il Prefetto di Padova ha deciso, scuole e asili aperti +++ Clicca qui per approfondire

Nottata tranquilla sullo snodo idraulico del Bassanello dove il Bacchiglione fa una grande curva e diventa canale Scaricatore. Come si vede dalla foto tratta dal facebook del volontario della Protezione Civile Alfredo Drago, l’acqua non ha nemmeno sfiorato la pista ciclabile che corre sotto il ponte. A scopo precauzionale tra Vigodarzere e Campo San Martino sono state fatte trasferire in altri alloggia un centinaio di famiglie che abitano in zona golenale del fiume Brenta, le cui acque attualmente rimangono comunque nel tratto di Padova città abbondantemente sotto il primo spalto dell’argine. Sotto controllo, ma senza criticità rilevanti, il regime del fiume Muson dei Sassi che del Brenta è un affluente dall’alta padovana. Da capire se il prefetto, dopo aver tenuto chiuse le scuole ieri e oggi, prenderà una decisione simile anche per la giornata di domani.
Alla luce delle gravi difficoltà che il maltempo sta provocando nel bellunese, l’Unità di Crisi della Regione del Veneto comunica che è stata attivata la procedura prevista dalla nuova normativa in materia di Protezione Civile per l’invio di forze nazionali nell’area. La cosa è resa possibile dalla richiesta formale inviata ieri al Presidente del Consiglio Conte dal Presidente della Regione Zaia e dall’accoglimento della stessa ufficializzato stamattina dal Premier.
La Protezione Civile Nazionale sta inviando nel bellunese i primi 100 uomini, volontari dell’Associazione Nazionale Alpini, e 30 Vigili del Fuoco, con le necessarie attrezzature.

L’Unità di Crisi regionale, specifica che dalla Prefettura di Belluno è stata segnalata la necessità di pompe, pompe per fango, e torri faro, stante che, al momento, risultano al buio circa 110.000 utenze elettriche.
Grazie all’invio di uomini e mezzi dal livello nazionale, le forze a disposizione del Veneto possono rimanere concentrate anche sulle province di Padova, Vicenza e Venezia, dove si stanno registrando altre criticità e dove, tra alcune ore, sono attese importanti problematiche per la discesa a valle delle acque.