Nuovo no di Bitonci: niente tram (gia’ finanziato da Roma)

 

Nuovo no dell’amministrazione Bitonci. Ora anche la nuova linea del tram Voltabarozzo – stazione – stadio viene mandato in soffitta e con il progetto sfumano anche i contatti con il ministero dei trasporti e la legge di stabilità che aveva finanziato il progetto padovano con una cifra che avrebbe potuto superare i 40 milioni di euro. Questo il titolo e la prima parte del testo dell’articolo del Mattino in edicola oggi
La picconata
Così Bitonci cancella il futuro del tram
Tolta dal bilancio la terza linea che il ministero aveva già cominciato a finanziare. Il sindaco: “Precisa scelta politica”
Niente nuova linea del tram. Massimo Bitonci l’aveva promesso in campagna elettorale: ora ha depennato il progetto della terza linea (Stazione-Voltabarozzo) dal bilancio che oggi sarà portato in consiglio comunale. Una scelta che farà perdere alla città i finanziamenti destinati al progetto. «Sarebbe un peccato perdere un’occasione così importante per lo sviluppo di una mobilità moderna e all’avanguardia» ha dichiarato il senatore Giorgio Santini, capogruppo del Pd in Commissione Bilancio, ossia l’uomo che era riuscito ad ottenere i primi 20 milioni per il nuovo tram. «Precisa scelta politica», è la risposta che Bitonci aveva dato a Berno (Pd) durante l’ultima riunione della commissione bilancio alla domanda: «Non c’è più traccia del progetto della nuova linea del tram. Come mai sindaco?». Bitonci non ha mai nascosto la sua ostilità al tram cittadino. Lo disse anche quando a marzo arrivò a Padova il ministro dei trasporti, Maurizio Lupi. Nell’occasione si ricordò l’esistenza del fondo revoche della legge finanziaria, istituito grazie al lavoro sottotraccia del senatore Santini. Un fondo di 60 milioni ancora da assegnare alle città che vogliono sviluppare il tram: se Padova rinuncerà, quei soldi andranno a Venezia. Allo stato attuale, per il finanziamento della seconda linea del tram ci sarebbero 44 milioni di euro per Padova e Venezia a cui andrebbero sommate le risorse derivanti dal fondo revoche della legge 211, ovvero delle città che non hanno speso i soldi per i tram. Alla luce del secco “no” di Bitonci, Padova non svilupperà in alcun modo la sua mobilità.