Nuovo protocollo per la scuola

 
Firmato questa mattina a Padova il protocollo d’intesa tra scuola, politica e sociale per affrontare in sinergia tutti i problemi di disagio giovanile e del bullismo. Presenti alla cerimonia l’assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi, il pubblico tutore dei minori Lucio Strumendo e la dirigente dell’ufficio scolastico Carmela Palumbo. ‘L’unica strada per ottenere risultati è quella di unire le forze’
“Un passo avanti importante fatto dall’ istituzione regionale – ha detto l’assessore regionale al sociale Stefano Valdegamberi – dalla scuola, dai servizi sociali e sanitari veneti per coordinare e meglio collegare il lavoro di educazione e protezione dei minori svolto dagli insegnanti, da un lato, e dagli operatori dei servizi territoriali dall’altro. E’ un lavoro di continuo miglioramento delle politiche e delle azioni da svolgere nella presa in carico di bambini e ragazzi a rischio che manifestano a scuola disagio e malessere con caratteristiche di aggressività, bullismo, maltrattamento, difficoltà di apprendimento”. Gli altri firmatari sono stati il Pubblico Tutore dei Minori della Regione Veneto Lucio Strumendo, la Dirigente dell’Ufficio scolastico regionale per il Veneto Carmela Palumbo e il Direttore del Centro sui diritti della persona e dei popoli Marco Mascia. Il protocollo riguarda insegnanti del Veneto che incontrano nella loro attività professionale bambini e ragazzi di età compresa tra i 3-4 anni (scuola dell’infanzia) e i 13-14 anni (scuola secondaria di primo grado), nonché ai professionisti e operatori extrascolastici che si occupano di infanzia e adolescenza nell’ambito dei servizi sociali e sociosanitari del territorio.
Con l’occasione, è stato presentato il volume sugli Orientamenti operativi elaborati da operatori sociali e insegnanti “per fornire alla scuola e ai servizi sociali e sanitari territoriali – ha spiegato Valdegamberi – riferimenti comuni e un linguaggio condiviso con cui affrontare le tante e differenti problematiche legate al disagio vissuto dai minori a scuola ma soprattutto per promuovere il benessere e la crescita armoniosa dei ragazzi”.