Pedemontana, M5S: “Rivedere la concessione, rifare lo studio sui flussi di traffico e mettere mano alle penali”

 

Rivedere immediatamente la concessione, con un maggiore rischio imprenditoriale per il privato, un ridimensionamento dell’utile e un project review ogni cinque anni. Poi spazio a un nuovo studio sui flussi di traffico, da affidare con bando internazionale. E a una revisione drastica delle penali. La revisione della concessione della Pedemontana veneta entra nell’agenda del Movimento 5 Stelle del Veneto, che pone sul piatto i temi economici e finanziari.

“Prima di tutto bisogna rivedere questa concessione – ribadiscono i consiglieri regionali veneti del Movimento 5 Stelle – andando a ridimensionare l’utile del privato. 5 miliardi e mezzo di euro di guadagno netto sono davvero troppi, è un regalo pazzesco che fa impallidire qualsiasi concessione attiva in Italia. E poi bisogna rivedere anche il rischio d’impresa, che al momento è pari a zero per il privato. Rischiamo tutto noi veneti se le cose vanno male, e a loro vanno solo i guadagni”.

“Poi bisogna rivedere le stime sui flussi di traffico, che potrebbero determinare sul lungo termine uno sfacelo economico per le tasche dei veneti – continuano i consiglieri regionali M5S – dato che se passeranno meno veicoli e camion di quanto previsto dall’attuale stima sui flussi saranno i veneti a dover coprire i mancati introiti per il gestore”. Nella “lista della spesa” finisce anche un project review da applicare ogni cinque anni.

“Infine – ricordano i pentastellati – è indispensabile ripensare le penali. Se l’opera non sarà consegnata nei tempi prestabiliti il costruttore dovrà versare appena 25 mila euro al mese e questo è un insulto ai veneti. Serve inoltre una strategia di uscita che permetta alla Regione di sganciarsi dal concessionario se le cose si metteranno male”.

“Noi non siamo contro la Pedemontana – concludono i 5 Stelle – siamo contro le grandi opere trasformate in mangiatoie, esattamente come sta accadendo per la Pedemontana. Noi l’avremmo progettata in modo molto diverso, con una maggiore attenzione per l’ambiente e il territorio, e l’avremmo anche impostata con un assetto economico e finanziario del tutto differente. Ma non c’è più tempo da perdere, abbiamo invitato la Regione ad aprire un tavolo tecnico per la revisione migliorativa della concessione e aspettiamo la risposta prima possibile”.