Primo consiglio comunale: intervento di Gianni Berno (Pd)

 

Qui di seguito l’intervento pronunciato da Gianni Berno (Pd) in occasione del consiglio comunale all’Arcella:
Sono convinto che il bene e le capacità non stiano solo da una parte; ci sono persone capaci e che possono servire la città in ogni schieramento ed ognuno naturalmente porta avanti la propria linea amministrativa e di governo.
Ritengo invece che sia profondamente sbagliato l’approccio di chi arriva e giudica negativamente a prescindere ciò che con impegno è stato costruito dai predecessori seppur con idee politiche diverse.

Mi aspetto dal nuovo sindaco una linea di saggezza e di equilibrio e non lotte ideologiche x azzerare ciò che è stato il passato; perché è innegabile che molte scelte strategiche e di riqualificazione della ns città e dei ns quartieri in questi anni siano state oggettivamente valide; non credo che la strada giusta per un sindaco e per gli assessori sia fare deserto, terra bruciata, delle esperienze passate e ripartire da zero; abbiamo fatto un tratto di strada noi, ora la palla passa a voi ma sarebbe poco credibile pensare che a Padova per 10 anni si sia lavorato nella direzione sbagliata. Una certa fretta di dare segnali di inversione a U su molti temi (piste ciclabili, ZTL, polo ospedaliero, città smart e sostenibile) mi sembra la prosecuzione della campagna elettorale che invece è finita. Ci aspettiamo dunque di vedere mantenuti e sviluppati i servizi che in questi anni hanno portato qualità di vita a Padova e giudicheremo senza approcci ideologici ciò che la nuova amministrazione riuscirà a fare – speriamo x Padova – ancor meglio. Non abbiamo bisogno di una politica “contro” qualcuno, ma di una politica “per”: per sviluppare, per costruire, per continuare un cammino. Questa città ha bisogno di progetti, di scelte concrete, di fatti, per la vita dei padovani e non di un clima da stadio; la campagna elettorale è finita, oggi stiamo facendo il primo consiglio comunale: si crei un clima di confronto aperto sul futuro di Padova e il sindaco su questo deve impegnarsi per primo. Bitonci a Padova dovrà cercare a mio avviso insieme alla sua squadra di volare alto per chi lo ha votato ma anche per rispetto di tutto il resto dei padovani

Voglio sperare che il futuro approccio di sindaco e amministrazione vadano in questa direzione; noi non voteremo il programma del sindaco perché le ns idee sono diverse dai contenuti illustrati dal sindaco; ma non escludiamo di poter trovare punti di contatto e di collaborazione su alcuni temi amministrativi; naturalmente ciò presuppone la buona volontà di entrambe le parti che andremo a verificare in questi mesi e anni. Auguro quindi al nuovo sindaco e alla giunta di governare con saggezza ed equilibrio per il bene comune. Padova – chiunque amministri – ha bisogno di scelte di governo che la facciano sempre migliorare e sviluppare; spero che non si inneschino invece lotte o approcci ideologici da parte delle forze politiche che porterebbero gravi danni a tutti i padovani. Se ci sarà un clima di rispetto delle regole e di ricerca di dialogo noi giudicheremo senza alcun pregiudizio: voteremo favorevolmente ciò che riterremo utile e buono per la città e cercheremo di contrastare – motivando sempre le ns posizioni – le scelte negative secondo la nostra visione

Ho letto attentamente il programma del sindaco che andrà in votazione questa sera; purtroppo molto pieno di livore e di contrapposizione ideologica; speravo che dalla versione della propaganda elettorale si fosse passati ad una versione + istituzionale ma mi sbagliavo; nel merito poi del programma avremo tutto il mandato per discuterne. Faccio una proposta di emendamento con molta pacatezza e spero venga accolta: togliamo “la nostra sarà un’amministrazione francescana” per rispetto di Francesco e del significato alto che Francesco rappresenta a Padova e nel nostro Paese; mi sembra davvero poco rispettoso che nel programma si faccia riferimento a Francesco riferendosi ad un taglio dei compensi del 10% e ad altri provvedimenti di taglio di spese. Meglio sarebbe utilizzare un altro termine come ad es. “sobria”; è meglio che Francesco lo lasciamo a tutti i padovani e a tutti gli italiani e per ispirazioni un po’ + alte…..a meno che Francesco non ispiri tutta l’azione di governo e allora sarei anche disponibile a votare il programma, ma questo lo vedremo nei singoli atti di governo.-

 

Gianni Berno – Gruppo PD